Trenord, i bonus di novembre: Seregno-Carnate senza treni e pure senza rimborso, l’ira dei pendolari

Metà delle linee in ritardo. Trenord ha reso noto le tratte in cui scatterà a febbraio il bonus relativo ai disservizi patiti dai pendolari durante il mese di novembre. Niente da fare per i pendolari della Seregno-Carnate: nessun bonus nonostante non sia passato neanche un treno.
Pendolari alla stazione di Seregno
Pendolari alla stazione di Seregno

Metà delle linee in ritardo. Trenord ha reso noto le tratte in cui scatterà a febbraio il bonus relativo ai disservizi patiti dai pendolari durante il mese di novembre. Tra le direttrici che non hanno rispettato lo standard di affidabilità previsto dal Contratto di servizio, lo sconto del 30% verrà applicato, guardando alla Brianza, sulla S11 Chiasso-Como-Monza-Milano (che si è confermata ancora come una delle linee peggiori dell’intera Regione), la R14 Bergamo-Carnate-Milano, la S8 Lecco-Carnate-Milano. Salve la S9 Saronno-Seregno-Milano-Albairate, la S7 Lecco-Molteno-Monza-Milano (il Besanino), la R16 Asso-Seveso-Milano e la S2 Camnago-Seveso-Milano.

E scoppia anche il caso degli utenti della Seregno-Carnate, appiedati da Trenord che ha deciso di sopprimere la linea ufficialmente da metà dicembre, istituendo un servizio di autobus sostitutivi. Secondo Trenord, non sono previsti bonus sul prossimo abbonamento (quello per gli autobus da Seregno a Carnate). A novembre la linea non ha funzionato ufficialmente per operazioni di riparazioni dei treni: gli annunci delle soppressioni avevano cadenza settimanale e in funzione c’era un unico autobus che funzionava un po’ a singhiozzo. I pochi pendolari della Seregno-Carnate si aspettavano almeno la possibilità di usufruire del bonus per gli autobus, ma così non è stato. «A novembre abbiamo speso soldi per un abbonamento mensile al treno che non abbiamo potuto usare – spiega una pendolare della tratta -. Ho speso poi soldi in benzina per andare in altre stazioni o per acquistare biglietti per altri mezzi pubblici. Mi hanno detto che per quella chiusura di novembre non ho diritto ad alcun rimborso. Ora neanche al bonus? Ma i treni non ci sono stati».

I conti non tornano. E a provare a chiedere spiegazioni a qualcuno, si finisce in un ginepraio. Al call center di Trenord fanno sapere che il bonus è di competenza di Regione Lombarda e che quindi bisogna chiamare al Pirellone. In Regione rispondono invece che bisogna contattare direttamente Trenord. Insomma, il solito cortocircuito.