Treni, Lecco-Milano in viaggio con le porte aperte: il Codacons annuncia azioni

Esposto e diffida in arrivo per il caso portato agli onori delle cronache con un video in cui si vede un treno, il Lecco-Milano, che viaggia con le porte aperte e l’allarme azionato. Trenord ha verificato che si è trattato di un’azione deliberata, il Codacons annuncia azioni.
Treno Lecco-Milano in viaggio con porte aperte: foto dal video
Treno Lecco-Milano in viaggio con porte aperte: foto dal video

Esposto e diffida in arrivo per il caso portato agli onori delle cronache con un video in cui si vede un treno, il Lecco-Milano, che viaggia con le porte aperte e l’allarme azionato. Il video dura pochi secondi, quattro per la precisione, ed è stato postato nella mattina di martedì 8 maggio sul gruppo facebook del Comitato trasporti Lecchese. “Treno per Centrale: si viaggia con porte aperte, ore 6.52 da Lecco”, scrive l’utente. Qualcuno nei commenti sottolinea che il convoglio aveva già effettuato una sosta più lunga del previsto a Calolziocorte. È la linea che attraversa la Brianza nelle stazioni di Carnate, Arcore e Monza.

Una condizione di pericolo che, dopo i dovuti controlli, secondo Trenord è stata creata in maniera deliberata e non si è verificata per un guasto: «Risulta chiaramente che la porta è stata deliberatamente spiombata ed aperta in prossimità della stazione di arrivo del treno».

Il giorno dopo il Codacons Lombardia annuncia un esposto alla Procura della Repubblica e una diffida a Trenord. “Enorme pericolo per la sicurezza dei pendolari e di tutti coloro che erano presenti sul treno. Come è possibile che, nonostante la presenza dell’allarme sonoro in funzione il treno non sia stato immediatamente fermato? – chiede l’associazione consumatori – Trenord ha comunicato di aver fatto degli accertamenti e di aver verificato che la porta è stata deliberatamente aperte in prossimità della stazione, ma il problema rimane serio e grave, qualcuno avrebbe dovuto intervenire subito per ripristinare la sicurezza sul convoglio. Presenteremo un esposto in Procura della Repubblica per verificare le eventuali responsabilità penali, e una diffida a Trenord sul tema sicurezza».