Treni, addio all0 00.39 per Monza Al suo posto un bus. Solo per un po’

Monza e Brianza rischiano di perdere l’ultimo treno che li collega a Milano.Da lunedi 7 aprile per lavori sull’infrastruttura ferroviaria fra Monza e Cucciago il treno delle 00.39 che passa da Monza, Desio, Lissone e Seregno viene sostituito da un bus.
La stazione di Seregno: la linea Milano-Chiasso perde un altro treno
La stazione di Seregno: la linea Milano-Chiasso perde un altro treno Fabrizio Radaelli

Ad un anno dall’atteso evento di Expo2015 Monza e Brianza rischiano di perdere l’ultimo treno che li collega a Milano. E’ appena comparso nel sito di Trenord, peraltro con un preavviso da brivido visto che parte lunedi 7 aprile, l’avviso che per lavori sull’infrastruttura ferroviaria fra Monza e Cucciago (poco prima di Como) il treno delle 00.39 ovvero l’unico ed ultimo mezzo pubblico che collega Monza e Brianza con Milano, viene sostituito da un bus sino al prossimo giugno.

Già l’orario del torpedone, che parte nel cuore della notte nei pressi del piazzale della Centrale, luogo sicuramente non dei più frequentabili, farà scappare la voglia ai viaggiatori perché per arrivare a Monza impiega – teoricamente – 20 minuti, mentre a Chiasso il bus approderà alle 2.27, quasi tre quarti d’ora in più dell’orario del treno (1.44). Non è peraltro chiaro – per non dire che i presagi siano già adesso dei più foschi – cosa succederà al collegamento dopo il 14 giugno perché corrono voci insistenti che Trenord pensi di togliere del tutto questo treno, magari mostrando in quel momento che il bus sostitutivo ha portato poche persone.

Peraltro, al di là del fatto che si sta parlando di una linea internazionale e che attraversa popolosi centri come Monza, Lissone, Desio e Seregno che, totalizzando 250.000 persone, è indubbio che si meritino una mobilità anche in questi orari, il risparmio del personale di guida TN rischia di essere risibile perché, trattandosi di una linea con un rilevante traffico merci notturno vi è comunque – a parte forse il periodo dei lavori – personale a terra per la circolazione ferroviaria. Tutto ciò, ad un anno da Expo, rischia di essere un colpo micidiale ad ogni speranza di “marketing territoriale”, leggasi arrivare in Italia per Expo, trovare alloggio in Brianza per poi assistere ad uno spettacolo a Milano. La mancanza di ogni collegamento notturno finirà di conseguenza per privare la Brianza di ogni attrattiva su visitatori stranieri che, riscontrando già da casa loro, come manchino quei servizi di trasporto pubblici degni di ogni Stato civile, rimarranno su Milano mentre i ragazzi della movida, come aveva giustamente stigmatizzato il consigliere regionale Massimiliano Romeo, già assessore ai trasporti monzese, non avranno alcun mezzo pubblico per rientrare. A questo punto non rimane che augurarsi che Regione Lombardia, nella sua doppia veste di ente regolatore del servizio ferroviario nonché di azionista di Trenord, rimetta il tutto “sui binari” sia ripristinando il treno nel tratto Milano – Monza che assicurandone il mantenimento dopo i lavori.