Stampelle che si piegano, il vademecum della Finanza per non farsi fregare

Stampelle che si piegano sotto il peso dei pazienti, alberi di Natale tossici, giochi con batterie velenose e pezzi che si staccano a rischio ingestione: le Fiamme gialle, dopo un maxi sequestro a Monza, spiegano l’importanza di leggere le etichette dei prodotti.
Una stampella “pieghevole” sequestrata a Monza
Una stampella “pieghevole” sequestrata a Monza

Stampelle che si piegano sotto il peso dei pazienti: i finanzieri di Torino, comando provinciale, qualche giorno fa ne hanno sequestrate seimila in un centro logistico di Monza gestito da un imprenditore cinese residente fuori regione denunciato per frode in commercio. Tolti dal mercato anche 23 milioni di altri articoli, soprattutto giocattoli, contraffatti.

Ma come fa un cittadino-consumatore a mettersi in guardia, ad evitare una (pericolosa) fregatura? «Il punto di partenza, sempre e comunque – spiega il maresciallo Francesco Pancallo delle fiamme gialle piemontesi – è verificare che l’oggetto abbia la marcatura CE, e indicazioni sulla pericolosità e provenienza». «L’accortezza minima che deve avere un cliente-consumatore – aggiunge il maggiore Giovanni Lupi, che ha condotto l’indagine – è che un’etichetta sul prodotto sia innanzitutto presente e scritta in lingua italiana. Poi è obbligatoria l’indicazione del nome dell’importatore con un indirizzo comunitario, si tratta del soggetto che si prende la responsabilità di far verificare la conformità del prodotto secondo le normative dell’Unione Europea, affinchè possa ottenere la marchiatura CE».

Proprio per l’assenza o la contraffazione della marchiatura CE, non mancano esempi di prodotti pericolosi trovati e sequestrati dai finanzieri, come i giocattoli con batterie che contengono nichel o che hanno pezzi staccabili, a rischio ingestione. Un’altra variabile da considerare è anche il prezzo: «Se troppo basso rispetto al valore presunto deve sorgere un sospetto». Attenzione, in questo periodo, anche agli alberi natalizi e alle decorazioni, soprattutto se elettriche: «i primi potrebbero essere realizzati in materiale non ignifugo o tossico, le seconde non certificate e quindi a rischio incendio». «In ogni caso, se si hanno dubbi – conclude il maggiore – chiamare sempre il numero 117 attivo 24 ore su 24 e sette giorni su sette».