Sicurezza a Seregno, la Lega attacca il sindaco Rossi e scrive al prefetto: «Serve un intervento»

Attacco frontale del gruppo consiliare della Lega nei confronti del sindaco di Seregno Alberto Rossi, dopo la rissa che sabato scorso si è verificata in piazza Vittorio Veneto. Le opposizioni hanno scritto al prefetto chiedendo “un intervento su Seregno”.
Seregno - Da sinistra, Edoardo Trezzi, Gabriella Cadorin, Elisabetta Viganò
Seregno – Da sinistra, Edoardo Trezzi, Gabriella Cadorin, Elisabetta Viganò Paolo Colzani

Attacco frontale del gruppo consiliare della Lega nei confronti del sindaco di Seregno Alberto Rossi, dopo la rissa che sabato scorso si è verificata in piazza Vittorio Veneto. Il capogruppo Edoardo Trezzi ed i consiglieri Gabriella Cadorin, Stefano Casiraghi ed Elisabetta Viganò, infatti, hanno preso posizione nel merito con un comunicato stampa.

«Preoccupazione – recita il testo – è questo il termine con cui prendiamo atto di quanto successo nel pomeriggio di sabato in piazza Vittorio Veneto, in pieno centro città. La questione della sicurezza è un tema su cui questa amministrazione ha delle grandi carenze, che come opposizione abbiamo sempre sottolineato in ogni sede comunale. Quello che ci chiediamo è: quale idee ha l’amministrazione sul tema della sicurezza? Nessuna».

L’affondo è quindi proseguito: «È arrivato il momento di dare risposte. Il sindaco deve rendersi conto che non amministra il condominio di casa sua, ma che è il responsabile della sicurezza pubblica della città. Se non è in grado di dare risposte concrete, si faccia da parte, perché non si sta rendendo conto di quello che sta succedendo davanti ai suoi occhi, dalla questione di Aeb, dove minimizza la situazione imbarazzante in cui ci troviamo solo ed esclusivamente per colpa sua e dove, se non fosse stato per l’opposizione, quasi nemmeno avrebbe detto della visita della Guardia di finanza in Comune e nella sede dell’azienda, alla faccia della trasparenza nella comunicazione, alla clinica Santa Maria, comprata con soldi pubblici senza che sappia che cosa farsene, perché un progetto questa amministrazione non lo ha, fino ad appunto alla sicurezza della città».

Ma non è finita qui: «Ribadiamo la nostra preoccupazione, perché la situazione con la stagione estiva, verso cui ci accingiamo ad andare, non andrà certamente a migliorare e non vogliamo immaginare quello che potrà succedere nelle serate dei giovedì estivi, con le concomitanti aperture dei negozi. A vedere quanto successo, definiremmo eroi gli agenti della Polizia locale, soli in mezzo a centinaia di ragazzi che si prendevano a bottigliate, e ringraziamo anche le forze dell’ordine che prontamente sono intervenute, per sedare l’inizio di rissa che si stava creando. Ma il sindaco deve darsi una svegliata: dove era sabato? È settimane che la situazione in piazza Vittorio Veneto è critica, ma lui si fa vedere solamente per farsi le foto durante le pattuglie serali da mettere sui social. Siamo il secondo Comune della Brianza, deve chiedere al Prefetto un aiuto specifico su Seregno e, se lo ha già fatto, deve chiedere delle risposte. Seregno, i suoi cittadini ed i negozianti non possono essere in balìa di ragazzi senza rispetto del senso civico. È bene che il sindaco pensi meno al pupazzo Little Bubu e più a quanto la città ha bisogno».

Il riferimento è all’orsetto distribuito nelle scuole, nato dal ritrovamento da parte del primo cittadino di un orsacchiotto che era stato smarrito nel parcheggio di piazza Risorgimento, vicenda da cui poi sono scaturiti un video e un racconto.

Domenica, Edoardo Trezzi, a nome non solo della Lega, ma anche di Forza Italia e Noi per Seregno, le altre forze di opposizione in consiglio comunale, ha scritto al prefetto di Monza e Brianza Patrizia Palmisani, segnalandole l’accaduto e chiedendole «vista la mancanza del sindaco su un tema di così importante sensibilità, di voler intervenire, perché cessino al più presto questi disordini, al fine di evitare conseguenze più gravi di quelle avvenute nella giornata di ieri».