Seregno, vigilessa a Paderno aiutava l’amico di Messina Denaro

Avrebbe identificato i possessori di alcune automobili per contro dell’ex cognato, Nicolò Polizzi, vicino al boss latitante Messina Denaro. Antonella Montagnini, di Seregno, vigilessa a Paderno Dugnano, è stata arrestata.
Una ricostruzione del volto del super boss Messina Denaro,  latitante da decenni
Una ricostruzione del volto del super boss Messina Denaro, latitante da decenni

Avrebbe identificato i possessori di alcune automobili per contro dell’ex cognato, Nicolò Polizzi, considerato “parte integrante della famiglia mafiosa di Campobello”; uno che avrebbe “mantenuto nel tempo rapporti costanti col boss latitante Messina Denaro”, il super boss della mafia siciliana latitante da decenni. Un compito semplice, per lei, Antonella Montagnini, 51 anni, agente di polizia locale (a Paderno Dugnano) che ha accesso alla banca dati della Motorizzazione. Un compito “su istigazione”, ma ciò non le ha evitato gli arresti domiciliari, venerdì mattina a Seregno, dove la donna risiede.Trenta le persone finite sotto inchiesta per aver costituito la “rete di protezione” del latitante più ricercato d’Italia. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Palermo. Secondo le indagini, Polizzi aveva l’abitudine di segnarsi i numeri di targa delle automobili che gli sembravano sospette, riconducibili alle forze dell’ordine, preoccupato di eventuali indagini in corso nei suoi confronti. Per questo aveva chiesto”aiuto” all’ex cognata che avrebbe accettato sebbene fosse consapevole della “caratura mafiosa” dell’uomo.