Seregno scrive alla Regione per chiedere il ritorno immediato con l’ospedale di Desio

Il consiglio comunale di Seregno ha approvato all’unanimità un ordine del giorno e il sindaco Alberto Rossi martedì ha scritto al presidente della Regione Attilio Fontana per chiedere il reinserimento immediato nella medesima azienda ospedaliera dei presidi di Seregno e Desio.
Seregno - Alberto Rossi mentre firma la lettera per Attilio Fontana
Seregno – Alberto Rossi mentre firma la lettera per Attilio Fontana Paolo Colzani

Il sindaco di Seregno Alberto Rossi martedì ha scritto una lettera al presidente Attilio Fontana a seguito dell’approvazione unanime da parte del consiglio comunale, nella seduta di martedì 30 ottobre, di un ordine del giorno per chiedere alla Regione Lombardia il reinserimento immediato nella medesima azienda ospedaliera dei presidi di Seregno e Desio, così da ripristinarne lo storico rapporto interrotto dalla riforma di tre anni fa.


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Una lettera indirizzata per conoscenza tra gli altri anche al vice Fabrizio Sala, all’assessore al Welfare Giulio Gallera, ai componenti della commissione regionale che si occupa di sanità, nonché ai direttori generali delle Asst di Vimercate e Monza Pasquale Pellino e Matteo Stocco, per chiedere «di poter essere ricevuto insieme a tutti i capigruppo consiliari del Comune di Seregno prima della data di convocazione del consiglio regionale fissata per il 20 novembre».

In questa sede è previsto che si discutano alcuni provvedimenti di modifica della già citata riforma, che non dovrebbero però riguardare Seregno e Desio.
«Riteniamo urgente ed indispensabile – scrive Rossi – un confronto con gli organi regionali preposti, in modo da poter illustrare nel dettaglio le ragioni della nostra istanza di revisione dei bacini di competenza. Consapevoli della necessità di raggiungere obiettivi di efficacia ed efficienza gestionale, siamo altresì convinti che una equilibrata riorganizzazione debba innanzitutto rispondere agli obiettivi di salvaguardia della continuità di cura ed assistenza, garantendo l’accesso ai servizi socio-sanitari ed ospedalieri in maniera omogenea sul territorio ed evitando quindi disagi e squilibri che graverebbero sostanzialmente sull’utenza».

Alla missiva il primo cittadino ha allegato l’ordine del giorno licenziato dal consiglio comunale, in cui sono state evidenziate le difficoltà conseguenza dell’aggregazione dell’ospedale di Desio a quello di Monza.