Seregno, Gilberto Farina nuovo presidente dell’associazione Cuochi: «Miglioriamo sinergie e spirito di gruppo»

Le prime parole di Farina: «In Brianza si fatica a divulgare il nostro pensiero, a fare rete. Il difficile periodo che stiamo vivendo, ci insegna la necessità del confronto reciproco, della continua formazione per affrontare insiemi, contesti nuovi, nuove sfide».
Gilberto Farina, neo presidente dell'associazione "Cuochi Brianza"
Gilberto Farina, neo presidente dell’associazione “Cuochi Brianza” Paolo Volonterio

“Il desiderio più grande che, con l’aiuto dei colleghi del direttivo, cercheremo di realizzare – ha esordito il neoeletto presidente dell’associazione Cuochi Brianza, Gilberto Farina – è quello di migliorare la sinergia e lo spirito di gruppo fra i professionisti che aderiscono alla nostra associazione territoriale”. Poi con una punta di rammarico ha aggiunto: “in Brianza si fatica a divulgare il nostro pensiero, a fare rete. Il difficile periodo che stiamo vivendo, ci insegna la necessità del confronto reciproco, della continua formazione per affrontare insiemi, contesti nuovi, nuove sfide”.

Gilberto Farina, 52 anni, nato a Cernusco sul Naviglio il 29 dicembre 1968, coniugato con Elisabetta, due figli, è il quarto presidente nell’albo d’oro dell’associazione che ha sede al collegio Ballerini di Seregno. Fondata nel 2007 da un gruppo ispirato e guidato da Giovanni Guadagno, il quale ha ricoperto per due mandati la massima carica, seguito da Alberto Somaschini, quindi nel febbraio 2019, da Luigi De Santis fino alla sua improvvisa scomparsa alla fine dello scorso dicembre.

Farina, resterà in carica sino al 2023. Il direttivo, oltre al presidente Farina, è composto dal vice Andrea Martinelli; segretaria Paola Silva; tesoriere Riccardo Giussani; consiglieri: Giovanni Guadagno, Alberto Somaschini, Andrea Mauri, Valeria Agnelutto, Matteo Seveso, Stefano Pellizzoni.

La “Cuochi Brianza”, di cui Farina è uno dei padri fondatori e ha sempre fatto parte del direttivo, attualmente annovera 150 associati. “Contiamo di crescere ancora- ha aggiunto- tra le iniziative, la proposta della Fic (Federazione Italiana Cuochi) “Nic in school”, a cui abbiamo aderito e che ha visto i professionisti della nazionale cuochi recarsi nei centri di formazione professionale e negli istituti alberghieri a raccontare cosa significhi scegliere questa professione, quali sacrifici, quali soddisfazioni e quale responsabilità comporta vestire una divisa da chef. Raccontare le esperienze acquisite sul campo negli anni, perché dietro allo chef deve crescere la passione personale, l’umiltà di volere imparare sempre, e la capacità di lavorare in team. Si cresce col confronto, da individualisti non si va lontano. Ma anche corsi di aggiornamento e l’organizzazione di concorsi sia per cuochi professionisti che per giovani”.

Farina si è diplomato nel 1987 all’alberghiero Vespucci di Milano, ha fatto esperienze a Monza al ristorante Olivo a San Fruttuoso, al Castello di Pomerio a Erba, alla famosa enoteca Pinchiorri a Firenze, una tre stelle Michelin. Ha partecipato a diversi stage con il grande maestro George Cogny a Piacenza alla locanda Cantoniera; a Milano come chef al ristorante Stendhal. Nel 1993 ha aperto a Castello Brianza, il suo ristorante “La Piana” che, nel dicembre 2008, ha trasferito a Carate Brianza. Fa parte dell’ ”unione ristoranti del Buon ricordo”.

Lo chef Farina collabora come docente di cucina presso il Cfp In-presa di Carate Brianza: l’insegnamento ai giovani completa la sua figura professionale ed umana. E’ un grande appassionato di montagna e assaggiatore di formaggi Onaf.