Seregno, cinque candidati a sindaco e manca ancora quello del centrodestra

Pietro Amati, già assessore nelle giunta Perego, è il candidato numero cinque alla carica di sindaco di Seregno. Dalla sua la lista civica da lui fondata “Ripartiamo!” e “Per Seregno civica”
Seregno, cinque candidati a sindaco e manca ancora quello del centrodestra

E fanno cinque, ma manca ancora all’appello il candidato di centrodestra, quello che uscirà dall’accordo tra Lega Nord e Forza Italia. Se uscirà, perchè entrambi rivendicano il diritto di designarlo, ma la partita si sta giocando a Roma, nella prova di alleanza tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini.

Il quinto candidato

Il quinto a presentarsi candidato sindaco è Pietro Amati (in foto, terzo da destra), figura nota ai seregnese perchè da tempo in politica. Nato a Seregno il 2 settembre 1955, è insegnante al liceo artistico di Giussano. Tra il 1995 ed il 2005 è stato assessore nella giunta di centrosinistra guidata da Gigi Perego, occupandosi di cultura (fino al 2000), istruzione e sport. Nel 2005 candidato sindaco di Per Seregno democratica, sconfitto al primo turno. Nel 2010 ha perso contro Mauro Ballabio le primarie del Pd, che ha lasciato due anni fa. Oggi si presenta con le liste civiche “Rpartiamo!” di cui è fondatore, e di “Per Seregno civica”

Gli altri concorrenti

Con l’appoggio del Pd si presenta William Viganò. Nato a Seregno il 19 maggio 1974, lavora nella cooperativa sociale L’Aliante di via Comina, a supporto dei portatori di handicap che nella struttura vedono un’occasione di inserimento sociale e di valorizzazione delle proprie capacità personali. Figlio di Sergio, figura molto conosciuta nel mondo calcistico, per la sua attività passata di portiere e preparatore dei portieri, il suo esordio in politica risale al 2005, quando per la prima volta è stato eletto consigliere comunale nelle fila del Partito democratico, mandato che gli è poi stato riconfermato cinque anni più tardi. Il 30 novembre scorso le primarie svoltesi in sala Gandini lo hanno individuato a stragrande maggioranza come candidato sindaco.

Tiziano Mariani è nato a Cesano Maderno il 3 ottobre 1951, imprenditore nel settore delle assicurazioni e della radiofonia, Torna sulla ribalta in vista delle prossime elezioni amministrative con la lista civica Noi per Seregno, da lui stesso fondata. Il suo esordio sulla scena risale ai primi anni Novanta, quando era uno degli uomini di punta del Partito socialista in Brianza e fu nominato presidente dell’Amsp, incarico che fu costretto a lasciare a causa di una vicenda giudiziaria che lo portò in tribunale per una presunta tangente, procedimento prescritto. Divenuto consigliere della Fondazione Fiera di Milano, è stato a un passo dall’essere nominato alla vicepresidenza della Provincia di Monza e Brianza,

Francesco Formenti è nato a Seregno il 9 gennaio 1947, architetto, conosciuto soprattutto per la sua esperienza di deputato del Carroccio, incarico che ha ricoperto tra il 1992 ed il 2001 e che fatalmente ha un po’ messo in ombra le altre sue parabole, vissute come consigliere comunale e come consigliere provinciale a Milano. Dopo l’addio al Carroccio, che lo aveva visto in prima fila al fianco del leader Umberto Bossi fin dagli esordi sulla scena politica, Formenti ha scelto di ripartire da zero ed ha agito in proprio, componendo una lista che lo porterà a correre accanto a colleghi con cui si è già confrontato in passato (Tiziano Mariani) ed altri con cui si misurerà per la prima volta (William Viganò e Mario Nava). La sua lista si chiama “Indipendenza”

Mario Nava è il candidato del Movimento Cinque Stelle. È nato a Milano il 2 agosto 1962, ma risiede a Seregno da sempre. Piccolo imprenditore nel settore dell’informatica, se riuscirà a guadagnarsi un posto in consiglio comunale in occasione delle prossime elezioni amministrative, comincerà a frequentare con i crismi dell’ufficialità quell’aula che, da un po’ di tempo a questa parte, la sua videocamera ha registrato e mostrato al mondo su YouTube, con pregi e difetti, tanto da creargli qualche grattacapo per le resistenze di chi dalle sue riprese si è sentito a volte messo in ridicolo. Il suo nome ha avuto la maggiornaza dei voti (17) sum un sondaggio lanciato dai grillini.