Scaduto il tempo per i surgelati in putrefazione a Villasanta: ora tocca al Comune

I surgelati in decomposizione della ex Lelit di via Mameli a Villasanta restano lì. Per la nona settimana di fila. Termini scaduti per lo smaltimento, da lunedì la palla passa al Comune.
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villasanta surgelati Valeria Pinoia

I surgelati in decomposizione della ex Lelit di via Mameli a Villasanta restano lì. Per la nona settimana di fila senza corrente nella cella frigo, in questa torrida estate. Dovrà pensarci il Comune a risolvere la situazione, a partire da lunedì. Il liquidatore nominato dal tribunale per la ditta subentrata alla Lelit (coinvolta insieme ad altre tre piccole imprese), non avrà disponibilità di liquidi fino a quando non riuscirà a vendere i mezzi e i marchi e il costo di uno smaltimento potrebbe superare i 10mila euro. Troppo per chi ha sul conto corrente aziendale 400 euro.


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Per questo non ha eseguito l’ordinanza firmata dal sindaco Luca Ornago la scorsa settimana che gli imponeva rimozione e smaltimento a norma di legge entro venerdì 1 settembre.

«Ci siamo già mossi per provvedere direttamente alla bonifica in caso di inottemperanza del privato – spiegava giovedì Ornago – perché la situazione appare sotto controllo al di fuori della cella, ma non si può più aspettare. Stiamo raccogliendo i preventivi delle ditte specializzate».

Venerdì non risultavano interventi da parte del liquidatore, dunque la prospettiva di un’azione del Comune è quasi certa. Da capire poi la strada da percorrere per rivalersi sul capitale della ditta in amministrazione controllata.

Gli alimenti, tonnellate di gelati, dolci, prodotti da forno ma anche pesce, sono scaduti oltre che putrefatti e vengono considerati rifiuti speciali. Le modalità di intervento saranno definite probabilmente nei primi giorni della settimana prossima dall’ufficio Ambiente, con la ditta specializzata che verrà individuata.