Ritardi fino a 200 minuti, l’ira dei pendolari lombardi: «Manca rispetto per chi viaggia»

Presa di posizione dei comitati lombardi dei pendolari (tra loro anche quelli di Monza e Brianza) in merito ai gravi disservizi che hanno dovuto subire gli utenti della linea Cremona-Treviglio-Milano.
Un convoglio di Trenord
Un convoglio di Trenord

«Quello che manca in queste situazione è il rispetto per i viaggiatori e la mancanza del significato di servizio pubblico, con gli oneri che ne comporta. Quanto accaduto è inconcepibile e intollerabile e non deve più succedere». È dura la presa di posizione dei comitati pendolari della Lombardia (tra i quali i brianzoli Comitato della Mobilità Ecosostenibile del Vimercatese, Comitato Pendolari del Meratese, Comitato Pendolari S7 Besanino, Comitato Viaggiatori e Pendolari della Milano – Asso, Comitato Viaggiatori S9/S11 ) in merito a quanto accaduto mercoledì 9 giugno ai viaggiatori della direttrice Cremona – Treviglio – Milano che hanno dovuto subire due gravi disservizi. Il primo la mattina, dove i diretti per Milano hanno subito ritardi fino a 100 minuti, «giustificati da Trenord come ’dovuti alla tardata riapertura della linea dopo la manutenzione notturna di competenza Rfi’» spiegano i rappresentanti dei viaggiatori. Il secondo, il più grave, la sera, quando l’ultimo treno da Treviglio diretto verso Cremona (10643) è stato soppresso. «I malcapitati viaggiatori si sono sentiti abbandonati al loro destino e non hanno potuto far altro che chiamare i carabinieri. Dopo una lunghissima attesa, è arrivato un bus sostitutivo che ha raggiunto la stazione di Cremona all’1:40, con un ritardo di oltre 200 minuti».

«Ringraziamo tutti coloro che si stanno interessando della vicenda, ma soprattutto tutti coloro che ci aiuteranno concretamente a far sì che fatti come questi non si debbano più verificare» concludono i comitati lombardi.