Prima di procedere con le nuove riaperture «dovrò fare una valutazione appena avrò le linee guida e i dati epidemiologici. Verso giovedì dovrebbero arrivare i dati che si riferiscono al primo giorno di riapertura del 4: prima che le infezioni si manifestino passano grosso modo dieci giorni».
A dirlo il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo martedì mattina a «Radio anch’io» su Rai Radio1, all’indomani dell’intesa raggiunta tra Governo e Regioni per le riaperture differenziate.
Interpellato sul report del ministero della Salute che vede la Lombardia ancora a rischio epidemiologico, Fontana risponde piccato: «Io non l’ho ancora avuto il report, chiederò che lo facciano vedere a me, oltre che al Fatto Quotidiano».
«È chiaro – osserva ancora Fontana – che i nostri sono ancora dati alti e quindi è fuori di dubbio che le scelte saranno prese soltanto nel momento in cui ci saranno delle linee guida che garantiscano, con grandissima percentuale di risultato, la sicurezza dei cittadini, e nel momento in cui i dati siano valutati dal nostro comitato tecnico».
E se poi i dati peggiorano si chiude tutto? «Valuteremo – conclude Fontana – nella consapevolezza che il primo intento nostro è tutelare i nostri cittadini, saremo estremamente cauti, anche perché questo è il momento più delicato: o si raccolgono i frutti del lavoro positivo o si crea purtroppo una situazione estremamente brutta».