Prolungamento della metro M5 a Monza, i sindaci Allevi e Sala: «È fondamentale, Roma faccia la sua parte»

Sindaci uniti in Villa reale per il prolungamento della metropolitana M5 fino a Monza. Urgenza e eccezionalità rispetto al passato: le parole del sindaco monzese Dario Allevi e di Beppe Sala, primo cittadino di Milano. Di Roberto Invernizzi, presidente della Provincia, e del presidente della Regione Attilio Fontana.
Monza: consiglio comunale aperto su prolungamento metro M5, Beppe Sala
Monza: consiglio comunale aperto su prolungamento metro M5, Beppe Sala

Sindaci uniti in Villa reale per il prolungamento della metropolitana M5 fino a Monza. Urgenza e eccezionalità rispetto al passato per un intervento atteso da anni nelle parole del sindaco monzese Dario Allevi e di Beppe Sala, primo cittadino di Milano.


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«Bisogna dare infrastrutture per continuare a permettere a questo territorio di andare veloce, c’è fame di mobilità – ha detto Dario Allevi – La Brianza tutta rappresenta la nona città italiana e sono 45 anni che sentiamo parlare di prolungamenti. Gli ingredienti dello sviluppo qui li conosciamo bene, la M5 è strategica perché unisce due territori che vanno di pari passo. L’opera non è più rinviabile».

E poi: «Gli unici indicatori che penalizzano questi territori sono mobilità e inquinamento, per il resto primeggiamo. Gli interventi devono essere strutturali – ha sottolineato il sindaco anche in riferimento alle classifiche sulla Qualità della vita che bocciano il territorio proprio in tema ambientale – Il progetto c’è e funziona, i numeri dello studio ci danno ragione: ora il rapporto costi benefici è un punto di forza e l’ultima fermata è a Roma, chiediamo di darci le gambe per correre ancora di più. Questi pochi chilometri di metro sono fondamentali: una delle leve strategiche per un’idea di area urbana moderna e innovativa. L’alleanza ampia di grande valore istituzionale va in questa direzione: grazie a Sala per avere dato una spinta propulsiva a questo progetto, perché ha capito che i vantaggi sono di tutti».

Sullo stesso tono l’intervento del collega milanese. «Quello che accade oggi e inedito e positivo. Lo spirito nostro è chiedere al governo di intervenire, ma prima facciamo la nostra parte e la nostra parte è 350 milioni di euro – ha spiegato Beppe Sala, che aveva parlato di prolungamento della metro nel dicembre 2015 (ancora da candidato alle primarie) come soluzione all’emergenza smog raccogliendo il favore dell’allora sindaco monzese Scanagatti – Realizzare una metropolitana crea problemi, ma se serve la cittadinanza capisce. Da buoni milanesi e lombardi siamo andati oltre gli orientamenti politici, su un tema del genere sappiamo dimostrare di essere alleati: è un’alleanza trasversale che riguarda 5 milioni di abitanti e il perno di uno sviluppo economico necessario e delicato. Questo progetto è strategico: 13 chilometri che connettono San siro, City life e Bicocca con Villa reale e ospedale San Gerardo, luoghi simbolici e operativi. Nella mia visione il tempo ambientale è quello che conta».

«C’è un mondo che guarda a questo territorio con interesse rinnovato, è molto importate gli scenari internazionali. Dobbiamo avere l’ambizione di essere una eccezione rispetto a tanti vizi italiani, crescere nel nostro destino e passare dal meno al più. Questo appartiene al nostro territorio: ora la palla passa al governo, noi ci aspettiamo che faccia la sua parte. La vera giornata storica con oggi sarà quando inizieremo a scavare: sono un uomo pratico».

A seguire il presidente della Provincia brianzola Roberto Invernizzi ha sottolineato l’importanza di un’opera strategica per il territorio: «Uno degli elementi principali del sistema della mobilità della Brianza e avrà davvero valore se oggi ragioniamo insieme con un’ottica ampia che prevede l’integrazione delle infrastrutture presenti e in fase di progettazione».
I consiglieri incaricati a parlare hanno tutti sottolineato l’aspetto ambientale di una infrastruttura cruciale per gli spostamenti di migliaia di pendolari: «Togliamo dalle strade 30mila auto al giorno – ha analizzato il consigliere milanese Carlo Monguzzi – Per venire qui ci abbiamo messo un’ora con un vero e proprio esempio di car-pooling. A Milano in 30 minuti si passa da una parte all’altra della città. Ma il punto fondamentale è l’incrocio di Bettola con la rossa, dove ci sono Valassina, A4 e altre strade di collegamento e dove potranno fermarsi le auto dei pendolari. E poi la salute: la M5 tocca due ospedali (Bassini e San Gerardo), due parchi, il parco nord frequentato da centinaia di studenti e il parco di Monza dove c’è anche l’ex Isa. Qui ho insegnato due anni: arrivavo sempre in ritardo per il traffico».

«Insieme ai Comuni di Milano, Monza, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo insisteremo affinché ci sia un intervento diretto del Governo per la realizzazione della metropolitana, un’opera fondamentale sia per questo territorio che per la città di Milano – ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – Mi auguro che non ci sia alcun ostacolo per la realizzazione di questo progetto con gli altri soggetti coinvolti decideremo un’azione comune, per poi concordarla con il Governo centrale. Ai sindaci ho detto che sono senz’altro al loro fianco e che anche da parte di Regione Lombardia ci sarà la disponibilità a partecipare a quest’impresa comune».