Primo bilancio di “Walk the line” a Seregno: tredici segnalazioni al servizio per contrastare le dipendenze

Soddisfacenti i primi risultati raccolti a Seregno dagli educatori di strada per allontanare i giovani dalla dipendenza da alcol e sostanze. Lavoro iniziato in estate: tredici sono state le segnalazioni raccolte, i servizi specialistici hanno già preso in carico tre adulti e dieci adolescenti. Al gazebo si sono accostati anche diverse famiglie e adulti.
Il gazebo di "walk the line" che era posizionato in piazza della Concordia lo scorso agosto
Il gazebo di “walk the line” che era posizionato in piazza della Concordia lo scorso agosto

Soddisfacenti sono stati giudicati primi risultati raccolti a Seregno dagli educatori di strada per allontanare i giovani dalla dipendenza da alcol e sostanze. Un progetto che passa sotto il titolo “Walk the line” , finanziato da Regione Lombardia con i fondi per gli interventi a favore di giovani ed adulti a grave rischio di marginalità, realizzato dalla cooperativa sociale Atipica, dall’associazione Antes di Agrate Brianza e dal servizio multidisciplinare Aurora. Attorno al progetto, con funzione di rete, ci sono Ats Brianza, Asst Brianza, le scuole superiori del territorio e il comune di Seregno, unitamente ai servizi sociali e la Polizia Locale.

Il progetto a Seregno ha preso avvio lo scorso mese di agosto. Nel gazebo posto nella centrale piazza della Concordia, sono stati una presenza fissa nelle serate del fine settimana alcuni educatori professionali che hanno aderito a “walk the line” con lo scopo di incontrare più giovani possibile, raccogliere segnalazioni e fornire informazioni sui servizi territoriali.

Il tutto finalizzato alla prevenzione e al contrasto della dipendenza da alcol e sostanze. L’approccio degli operatori con i gruppi di ragazzi è avvenuto attraverso il dialogo o mediante dei giochi cognitivi e riflessivi.

Gli operatori in alcune serate estive si sono mossi in diverse vie del centro città per individuare i punti più frequentati dai ragazzi, e nei luoghi in cui il consumo di alcol era maggiore, tanto da riuscire ad inserirsi in questi crocchi e parlare con loro, sia pure in maniera informale. Tredici sono state le segnalazioni raccolte. I servizi specialistici hanno già preso in carico tre adulti e dieci adolescenti. Al gazebo si sono accostati per chiedere una consulenza anche diverse famiglie che hanno espresso preoccupazioni per i loro figli, ma anche degli adulti che si sono riconosciuti alcoldipendenti che hanno avuto il “coraggio” di rivolgersi ad un servizio specialistico.