Polizia locale ai giardini di via Archimede a Lissone contro gli assembramenti: due denunce e una polemica, le parole del sindaco

Due denunce e tre violazioni contestate dalla polizia locale in un intervento nei giardini pubblici di via Archimede a Lissone. Un episodio contestato sui social network, le parole del sindaco Concetta Monguzzi.
Lissone polizia locale
Lissone polizia locale

Due ragazzi denunciati e altre tre violazioni contestate dalla polizia locale di Lissone in un intervento nei giardini pubblici di via Archimede, nel tardo pomeriggio di venerdì 3 luglio. Un evento che ha avuto ampia eco sui social per un post di denuncia di una eccessiva durezza usata dagli agenti nei confronti di una ragazza.

Fermati e denunciati due ragazzi, uno maggiorenne per il rifiuto di fornire le proprie generalità e l’altra minorenne per il rifiuto di fornire le generalità e resistenza a pubblico ufficiale. Tre violazioni sono state contestate per mancanza di mascherina e assembramento.

L’intervento è stato commentato sui social network con un post sulla pagina facebook “Sei di Lissone se” in cui un utente ha scritto di “una ragazza minorenne di Lissone aggredita in veramente malo modo dalla polizia locale di Lissone”. Un video è stato anche postato su Instagram e poi rimosso.

I giardini di via Archimede sono uno dei punti della città su cui le forze dell’ordine, polizia locale e carabinieri, vigilano con particolare attenzione con controlli nell’ottica del rispetto del regolamento di Polizia Urbana e delle regole anti-Covid.

E proprio sul rispetto delle regole è intervenuta il sindaco Concetta Monguzzi dopo i fatti di venerdì. Sottolineando come all’origine della vicenda incriminata sembra esserci stata una reazione dei ragazzi alla richiesta dei documenti da parte degli agenti.

«Il Sindaco e la giunta Comunale, informati dal Comandante Longobardo, e venuti a conoscenza diretta dei fatti successi nel pomeriggio di Venerdì 03 Luglio 2020 esprimono la totale solidarietà e gratitudine per il costante presidio del territorio, per l’azione svolta a tutela di noi tutti – ha scritto Monguzzi – Sono mesi che ci si impegna al rispetto delle regole, che si chiede alla Comunità tutta uno sforzo enorme. Tutela sanitaria in primis, tutela delle persone e delle cose in secundis. Ma spesso e lo si vede non càpita. Non ci si rende conto, purtroppo, che il nostro comportamento deve rispettare la vita e la possibilità di vivere degli altri (…) Siamo consapevoli della necessità di riprendere le relazioni e le amicizie, di ristabilire la capacità sociale di condividere spazi e tempi e di trovare un equilibrio tra generazioni. Noi quindi stiamo dalla parte della ripartenza con “senso” e rispetto reciproco».

E poi: «Siamo dalla parte di chi alla richiesta di spiegazione e di richiesta generalità e/o di consegna documenti di riconoscimento non sfugge e risponde adeguandosi. Stiamo dalla parte di chi alla richiesta di moderare comportamenti ed azioni e di non essere prepotenti, arroganti, incivili, capisce e si adegua. E così ieri pomeriggio sembra non essere stato, non da tutte le parti almeno. Ora la magistratura farà il suo corso e la sua indagine, anche in ossequio alle dovute tutele dei minori. La Polizia Locale ha già fatto tutti i passi e gli atti dovuti, scrupolosamente. Si leggono post sui social di denuncia e di “denigrazione”. Spiace perché è solo il racconto di una parte. C’è anche un video sull’accompagnamento in comando, ma si omettono le premesse, le richieste di documenti. Da settimane, siamo al lavoro evidenziando alcuni punti della Città ( e quei giardini sono uno di quelli) dove abbiamo chiesto a Polizia e Carabinieri di essere vigili, solerti, attenti, persuasivi. Il nostro compito di amministratore è anche quello di presidiare i comportamenti sbagliati. Evidenziati ricorrentemente da cittadini. Non fosse solo per i danneggiamenti alla proprietà pubblica, al disturbo della quiete, all’obbligo di essere distanziati e protetti, ma anche all’aspetto educativo, di ruolo e di rispetto delle regole. Se no salta il nostro patto sociale. Non ci si capacita come , se un pubblico ufficiale, in divisa e gentilmente chiede le generalità un gruppo di oltre 30 persone tenta di dileguarsi, si contrappone, si ribella. Nessuno paragoni la repressione, di altri luoghi e di altri tempi, con questa singola vicenda. L’amministrazione comunale riconosce la delicatezza e l’importanza del compito che soprattutto in questo momento svolge la Polizia locale e tutelerà e sosterrà il proprio personale. Ancora di più nella tutela dei comportamenti anti contagio ed anti diffusione del Covid».

Intanto il bilancio dei primi cinque servizi serali degli agenti del comando di Polizia Locale di Lissone, la scorsa settimana, ha riportato 45 interventi (nella maggior parte dei casi per schiamazzi), 3 sanzioni (una di queste ha portato alla chiusura di un bar di via Besozzi per assembramento), 2 incidenti stradali rilevati (una guida in stato di ebbrezza, una patente sospesa). Per il regolamento comunale di Polizia urbana, emessa una sanzione. È il report riferito al servizio serale di pattugliamento del territorio, dalle 18 alle 24, lo scorso weekend. Un’attività in sinergia con i colleghi di Desio e i carabinieri di Lissone.

La lista dei luoghi e delle situazioni “calde” è flessibile. Sotto esservazione i ragazzi che giocano a calcio o usano lo skateboard sul sagrato della prepositurale, assembramenti o schiamazzi in diversi punti della città, dal parcheggio del Mc Donald’s o in piazza La Pira, in centro.