Parco Valle Lambro, Eleonora Frigerio lascia la presidenza ma il sostituto ancora non c’è

Commiato ricco di emozione per Eleonora Frigerio che nell’assemblea della Comunità del Parco Valle Lambro ha annunciato di non voler continuare a ricoprire l’incarico di presidente dell’ente. Massimo riserbo sul nome del suo successore: si sta tessendo un accordo tra le parti politiche.
Eleonora Frigerio, assessore a Carate
Eleonora Frigerio, assessore a Carate

«Da domani (sabato 30 maggio, ndr) la mia presidenza finisce, protocollerò le mie dimissioni». Lo ha dichiarato venerdì 29 maggio, nell’assemblea della Comunità del Parco della Valle del Lambro, l’avvocato Eleonora Frigerio. La seduta avrebbe dovuto vedere anche l’elezione del nuovo presidente, del Consiglio di gestione e del revisore dei conti, ma «non sono state presentate le liste e quindi i punti verranno rinviati a una successiva assemblea». Nell’ultimo discorso da presidente, non senza commozione nella voce, Frigerio ha ricordato «otto anni di lavoro intenso, faticoso ma molto, molto gratificante». Non ha fatto mancare ringraziamenti a tutti i dipendenti dell’Ente, al direttore Saverio D’Ambrosio e al precedente Bernardino Farchi, al Consiglio di gestione.

«Il parco in questi 8 anni ha lavorato molto, in maniera seria e a servizio di tutti i Comuni (sono 36 quelli abbracciati dai confini del Parco, nda) – ha proseguito Frigerio -. Abbiamo avviato ben 17 opere idrauliche per un totale di 27 milioni e 600mila euro: credo sia stato fatto un lavoro importante e consistente di cui tutti i Comuni e tutti i cittadini raccolgono quotidianamente i frutti». Tra gli esempi, il fatto che «da anni il Lambro non esondi più in maniera così devastante». Il fiume attorno a cui il Parco si sviluppa «è sempre stato la ricchezza dei nostri paesi, negli ultimi decenni si è forse trasformato in un problema. Ecco, forse con gli strumenti che abbiamo approntato (ha citato la Diga delle Fornaci e la vasca di laminazione di Costa Masnaga, nda) siamo certi che i nostri territori rimarranno all’asciutto». La presidente uscente ha correlato all’attuazione di un lavoro meticoloso anche «l’attenzione di Regione Lombardia alle fragilità di questo territorio» e l’ottenimento di vari finanziamenti, regionali ed europei. Ha citato i «2 milioni e 100mila euro arrivati per progetti di ripopolamento e riqualificazione ambientale, attraverso la partecipazione a bandi Cariplo», ancora l’inaugurazione dell’Oasi di Baggero, l’educazione ambientale, l’implementazione della rete di piste ciclopedonali. Tra le opere importanti avviate ma su cui si passa il testimone, l’ex Cava di Brenno.

Le dimissioni dell’avvocato Frigerio saranno presentate nel giorno stesso in cui, non ci fosse stata una scelta esplicita tra la carica di presidente del Parco Valle Lambro e di assessore al Comune di Carate Brianza, il ruolo presso l’ente regionale sarebbe decaduto in automatico. Questo in relazione a una delibera del Consiglio dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) pubblicata nel mese di aprile, che definiva “la sussistenza di una fattispecie di incompatibilità” tra le due cariche e che aveva messo un punto all’ormai annosa vicenda sulla presunta incompatibilità dei ruoli.

Ora, a reggere le sorti del Parco come “facente funzioni” in attesa delle nuove elezioni sarà il vicepresidente del Consiglio di gestione, Alfredo Viganò. Ha rimarcato «l’obiettivo che abbiamo, di rinnovare il Consiglio di amministrazione di questo Ente» l’assessore di Costa Masnaga, Maurizio Corbetta, annunciando la propria uscita dall’aula durante la votazione del bilancio previsionale, «benché perfetto», come forma di espressione di una «posizione politica». «Una posizione curiosa, perché il potere dell’elezione del nuovo presidente sta a voi sindaci – ha detto Frigerio -. È la terza assemblea che convoco per l’elezione» dopo la scadenza di mandato del 31 ottobre 2019.

Voci di corridoio, ormai da mesi, suggeriscono la volontà di raggiungere un accordo politico tra le parti, tuttavia non ancora concretizzato.