Otto tirocini insieme e assunzioni: «Per noi, da McDonald’s, il lavoro di persone con disabilità è una ricchezza»

L’esperienza di Antonio Scanferlato, licenziatario per l’area di Monza e di Concorrezzo del marchio della ristorazione. Nel 2016 gli educatori della cooperativa il Brugo gli propongono l’inserimento di una persona con disabilità nel locale di corso Milano, a Monza. Da allora non si è più fermato; anzi, invita altre aziende a fare lo stesso.
antonio scanferlato
antonio scanferlato Federica Fenaroli

«Con il tempo abbiamo capito meglio quelle che sono le necessità legate ai tirocini di inclusione sociale». Lo spiega Antonio Scanferlato, licenziatario per l’area di Monza e di Concorrezzo del marchio McDonald’s. La sua esperienza inizia nel 2016, quando gli educatori della cooperativa il Brugo di Brugherio gli propongono di avviare un tirocinio di inclusione sociale nel locale monzese di corso Milano: un’opportunità che arriva subito dopo un’esperienza analoga in uno dei ristoranti della catena in provincia di Modena. Da qual momento Scanferlato non si è più fermato, arrivando anche ad attivare contemporaneamente otto tirocini nei diversi ristoranti (al momento sono sei quelli in corso). L’anno scorso decide anche di stendere una sorta di protocollo interno, «da seguire per gestire al meglio le fasi iniziali del tirocinio», nell’ottica di offrire alle persone coinvolte opportunità sempre maggiori di crescita e di conoscenza. Alla stesura del protocollo si accompagna, parallelamente, la volontà di aumentare il numero di persone assunte: «Oggi sono tre – spiega – Ma intendiamo arrivare presto a cinque». La selezione dei candidati si avvale della collaborazione degli educatori delle cooperative il Brugo e Sir. Si inizia con piccoli ruoli e con mansioni di supporto: un primo periodo di formazione uguale per tutti i candidati. Poi, in base alle caratteristiche e alle potenzialità di ognuno, è possibile iniziare a strutturare percorsi via via più sfidanti. L’integrazione procede così a pieno regime, grazie anche al supporto costante degli educatori. «Per tutti si tratta di una palestra – prosegue Scanferlato – E non nego ci siano stati casi in cui abbiamo riscontrato maggiori fragilità nei colleghi più giovani, piuttosto che tra i tirocinanti». Per l’imprenditore la decisione di attivare tirocini inclusivi e di assumere persone con disabilità è stata una sfida vincente: «Perché tutti ne escono arricchiti. Noi magari lo diamo per scontato, ma l’attività nei nostri locali è frenetica: per le persone con disabilità riuscire a integrarsi in un contesto che corre come il nostro si tratta veramente di un traguardo enorme». E aggiunge: «Invito tutti colleghi di altre aziende a riflettere. A pensare a come questa possibilità rappresenti una vera opportunità». L’impegno nel sociale di Scanferlato e dei ristoranti McDonald’s di Monza e di Concorezzo non si esaurisce qui: in collaborazione con il Consorzio Comunità Brianza sono stati avviati anche progetti legati all’inclusione lavorativa di rifugiati politici. Dal mese di dicembre il ristorante di San Fruttuoso a Monza aderisce alla campagna promossa dal marchio a livello nazionale per donare ogni settimana pasti caldi a diverse strutture che si occupano di persone in difficoltà: succede grazie alla collaborazione stretta con il Banco alimentare della Lombardia. (testo tratto dalla rubrica mensile “Il Bello della Comunità” in collaborazione con la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza in uscita ogni ultimo giovedì del mese su “Il Cittadino”).