Nova Milanese, rapina il call center e picchia il proprietario pakistano

E’ finita nel sangue la rapina al call center di via San Sebastiano. Il malvivente armato di pistola, entrato nel centro di telefonia, non ha esitato a percuotere l’operatore pakistano sulla testa, visto che non voleva consegnargli l’incasso della giornata: 1.500 euro.
Il gestore del call center di via San sebastiano con un  vistoso cerotto sulla fronte dopo la rapina.
Il gestore del call center di via San sebastiano con un vistoso cerotto sulla fronte dopo la rapina. Pier Mastantuono

E’ finita nel sangue, ma poteva andare anche peggio la rapina al call center di via San Sebastiano avvenuta nella sera di domenica. Il malvivente armato di pistola che poco prima delle 20 si è introdotto nel centro di telefonia di Mirza Akhtar Baig, non ha esitato a percuotere l’operatore pakistano sulla testa, visto che questi opponeva resistenza a consegnargli il contenuto della cassa.

E il responsabile del call center aveva le sue buone ragioni per fare resistenza, visto che ai carabinieri di Desio giunti sul posto ha denunciato poi il furto di 1.500 euro. Frutto dell’intero incasso della domenica di telefonate di decine di concittadini novesi e e dell’hinterland, stranieri di un po’ tutte le provenienze.

Ma il malvivente che questa volta ha fatto bottino pieno, probabilmente era di nazionalità italiana, sebbene avesse il passamontagna in testa, come testimonia lo stesso Mirza Akhtar che racconta: «E’ entrato in un attimo e mi ha puntato la pistola dietro la nuca. Gli ho detto di no, mi ha colpito e quando gli ho gridato che stavo perdendo molto sangue, a quel punto mi ha risposto intimandomi di nuovo di svuotare la cassa. Non mi sembrava avesse accenti particolari. Sì, poteva essere italiano». Intascato il maltolto, il rapinatore è scappato con un complice che aspettava fuori, in direzione di via Garibaldi.

Questo a detta dei testimoni, una ventina di persone delle più diverse nazionalità, presenti nel call center o nelle immediate vicinanze e che sono rimaste letteralmente pietrificate di fronte alla velocità e alla ferocia dell’azione e non hanno tentato nessuna azione di disturbo durante quanto accaduto. All’arrivo dei soccorsi, Mirza non ha voluto essere ricoverato e, una volta chiuso regolarmente il negozio, si è recato comunque all’ospedale di Desio per farsi disinfettare e medicare.

Nella notte stessa tra domenica e lunedì, i carabinieri hanno arrestato uno spacciatore di 24 anni, con addosso alcune dosi di cocaina e 700 euro in contanti. Il fermo è avvenuto nella zona di via Mazzini-Don Milani che è considerata calda a Nova Milanese per lo smercio di sostanze stupefacenti e attenzionata in maniera particolare nei controlli e verifiche sul territorio da parte delle forze dell’ordine.