Nova Milanese: la storia della famiglia assediata dalle cornacchie

Sotto assedio. Così vive una famiglia residente a Nova Milanese: l’abitazione è stata letteralmente presa di mira per oltre tre mesi da una “famiglia” di cornacchie.
NOVA le tracce lasciate dalle cornacchie
NOVA le tracce lasciate dalle cornacchie

Sotto assedio. Così vive una famiglia residente a Nova Milanese in una casa indipendente nella zona di via Macciantelli. La loro abitazione è stata letteralmente presa di mira per oltre tre mesi da una “famiglia” di cornacchie. Uccelli molto robusti con una apertura alare che può raggiungere anche il metro di lunghezza, le cornacchie non sono mai state avvistate direttamente, ma le loro “tracce” (per così dire) sono davvero inconfondibili, come ha raccontato Alberto che abita nella casa prescelta dalle cornacchie insieme al suocero.

«È dal mese di dicembre che ormai tutti i giorni mi trovo costretto a pulire con l’idropulitrice l’abitazione e le auto dai loro escrementi e non solo. Non c’è sera in cui non lascino i loro bisogni e hanno preso di mira in particolare l’auto di mio suocero. Nessuno di noi ha mai visto questi esemplari nel nostro giardino, ma dal confronto anche con altri residenti della zona ipotizziamo che abbiano posto la loro base in zona Macciantelli dove ci sono degli alberi, ideale base logistica per nidificare».


Ma cosa fare? «Si tratta di specie protetta e non sapevamo assolutamente come comportarci e a chi rivolgerci. Abbiamo provato a chiedere consiglio alla Lipu. Di seguito ci siamo rivolti anche all’Asl, ma ci hanno risposto che non era competenza loro. Allora ci siamo messi in contatto con un falconiere, che ci ha suggerito di avere pazienza per qualche mese fino a quando non avrebbero deposto le uova, momento che avrebbe potuto segnare un cambiamento delle loro abitudini».
Da qualche giorno, in effetti, non si vedono, ma Alberto e tutta la sua famiglia non osa gridare vittoria. Il timore è che possano tornare. E allora che fare? «Cerchiamo consigli, suggerimenti di esperti o di chi si è trovato in una situazione analoga alla nostra – ha sottolineato – sono stati dei mesi davvero difficili, faticosi: non è trascorso giorno senza che mi ritrovassi a pulire dai loro escrementi lasciati, davvero in quantità spropositate, senza dimenticare il rischio di malattie che potesse derivare dalla presenza di escrementi». Tra i tanti suggerimenti che sono stati dati alla famiglia anche quello di delimitare la zona con un filo sul quale legare dei Cd che con il loro riflesso facessero spaventare le cornacchie. Per ora Alberto e famiglia si godono la pace ritrovata. Forse è una tregua. In ogni caso lanciano un appello: «Chiediamo consigli utili per poter far sì che le cornacchie cambino zona, solo l’idea che possano tornare mi fa star male. Sono stati mesi davvero infernali e interminabili».