Nel quartiere San Bernardo la moda dei pali sradicati: «E Cesano Maderno paga»

Via Trento, via Po, via Padova a Cesano Maderno tutte accomunate da un unico triste scenario: i cartelli della segnaletica stradale abbattuti per divertimento. Il risultato? Il degrado la fa da padrone lungo le strade di San Bernardo. Una denuncia forte che parte da chi il suo quartiere lo vive.
Cesano Maderno: un divieto d’accesso sdraiato in un’aiuola
Cesano Maderno: un divieto d’accesso sdraiato in un’aiuola Cristina Marzorati

Via Trento, via Po, via Padova a Cesano Maderno tutte accomunate da un unico triste scenario: i cartelli della segnaletica stradale abbattuti per divertimento. Il risultato? Il degrado la fa da padrone lungo le strade di San Bernardo. Una denuncia forte che parte da chi il suo quartiere lo vive.

Lui si chiama Stefano Sandon e mentre va a passeggio col cane, non può fare a meno di notare le brutture.
«In via Trento il marciapiede è sporco, i muri pieni di scritte – sottolinea – ma la situazione peggiore è quella della segnaletica stradale. Sono almeno cinque i cartelli sradicati. Hanno persino sollevato un cestino. Parlarne potrebbe creare emulazione, ma far finta di niente significa restare con i segnali stradali in quelle condizioni chissà per quanto tempo».

Uno scherzetto che ora avrà delle ricadute sul bilancio comunale: «Avevamo in programma d’installare una nuova cartellonistica in diversi punti del territorio – spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Pietro Nicolaci – Queste situazioni ci impongono delle scelte e così dallo stesso capitolo di spesa attingeremo il denaro per riparare i vandalismi».

È la nuova moda tra giovanissimi. Nelle lunghe serate autunnali, in cui non si sa come far trascorrere il tempo, perché non prendere a calci un bel divieto d’accesso? Perché non spingere sino a sradicarlo un divieto di sosta? Vuoi mettere il divertimento di mostrare la propria forza sollevando un cestino dei rifiuti fissato al terreno?

«La cosa assurda – prosegue Nicolaci – è che soltanto due anni fa avevamo investito nella cartellonistica vandalizzata proprio a San Bernardo e ora siamo punto e a capo».

Il problema è l’educazione. «Manca il senso civico. Quando ero preside-dirigente scolastico – ricorda gli anni alla guida dell’istituto comprensivo del centro cittadino – puntavo tantissimo sull’educazione stradale. Non è un gioco. Portare la polizia locale a scuola, aveva la finalità d’infondere nelle nuove generazioni il significato del rispetto del Codice della strada, degli utenti della strada e di tutti quello che ci sta a corollario come la segnaletica. Oltretutto se per noi è un costo riposizionare i cartelli, si crea anche un pericolo per gli automobilisti. Un segnale è un’indicazione importante».

Nicolaci poi invita i cittadini ad avere pazienza «Questa situazione ci mette purtroppo tra due fuochi. Da un lato dobbiamo gestire i vandalismi, dall’altro ci sono residenti che gridano all’indifferenza dell’amministrazione, chiedendo perché il territorio viene lasciato in questa situazione. Non vanno bene né l’uno né l’altro».