Muggiò, maxi blitz dei carabinieri in via San Rocco contro l’immigrazione clandestina

Blitz dei carabinieri (una quindicina gli uomini in campo) in via San Rocco a Muggiò: nella casa dello stalker-pusher poi preso a Giussano qualche settimana fa, sono stati trovati 10 uomini, molti con precedenti.
Via San Rocco a Muggiò
Via San Rocco a Muggiò

Blitz nel bunker dello stalker-pusher con una decina di denunce e cinque espulsioni. È questo il risultato della maxi-retata effettuata dai carabinieri martedì 26 novembre, intorno alle 9, in via San Rocco. E non si tratta di un caso, visto che l’appartamento in cui è avvenuto l’intervento è lo stesso dove, fino a qualche settimana fa, vivevano lo stalker-pusher marocchino arrestato per molestie a Giussano e la donna che lo aveva denunciato, e che è stata costretta a rifugiarsi all’estero. In sostanza l’uomo, con una serie di affitti e subaffitti ad alcuni suoi connazionali, in modo evidentemente illegale, aveva permesso ad un’altra decina di persone di utilizzare l’appartamento, che si trova in un condominio di via San Rocco, proprio poco fuori dal centro storico, come hanno messo in evidenza i carabinieri che in realtà non avevano mai smesso di monitorare la situazione.

Dopo l’arresto del pluripregiudicato nordafricano, infatti, i carabinieri hanno continuato a sorvegliare l’appartamento, proprio per via di precedenti simili. Così, dopo una serie di ronde e di appostamenti, gli uomini dell’Arma si sono accorti di un rinnovato via-vai di persone sospette, che accedevano e uscivano regolarmente dal condominio. Perciò è scattato il blitz da parte della Compagnia di Desio, di cui fanno parte anche i militari di stanza a Muggiò, che sono intervenuti in forze, con almeno una quindicina di agenti e una mezza dozzina di volanti. I carabinieri, dunque, hanno fatto irruzione all’interno dell’appartamento, trovando una decina di uomini, tutti nordafricani: metà di loro sono stati denunciati, mentre cinque persone sono state colpite da un ordine di espulsione. I nordafricani coinvolti sono poi risultati tutti pluripregiudicati, alcuni di loro già colpiti da ordini di espulsione per spaccio, violenza e resistenza, reati che comparivano anche sulla fedina penale dello stalker-pusher marocchino che, alla fine dello scorso ottobre, era stato catturato a Giussano dopo essere stato denunciato dalla propria compagna per violenze e molestie.