Monza, torna l’anarco-imbrattatore: “Viva Bresci” sulla cappella espiatoria

Un “Viva Bresci” proprio sul muro di cinta della cappella espiatoria: una scritta dedicata a colui che uccise il re svetta da qualche giorno sul muro del mausoleo di via Matteo da Campione a Monza.
Monza, la cappella espiatoria
Monza, la cappella espiatoria Fabrizio Radaelli

Uno sfregio proprio sul muro di cinta della cappella espiatoria osannando colui che uccise il re. Un “viva Bresci” con il simbolo degli anarchici svetta da qualche giorno sul muro del mausoleo di via Matteo da Campione. Un atto vandalico, compiuto molto probabilmente la notte, sfregiando quel monumento eretto nel ricordo di re Umberto I ucciso per mano di Gaetano Bresci il 29 luglio 1900, proprio dove oggi sorge la cappella espiatoria.

Una lunga scritta con il pennarello nero sotto la quale svetta un’altra scritta sull’attentatore in parte cancellata. Non è la prima volta che il muro viene sfregiato con scritte su Bresci.