Monza, sottopasso ferroviario di via Einstein: dubbi della consulta sugli accessi per disabili, il Comune replica

Lavori in corso nel quartiere Libertà, a Monza, per la realizzazione del sottopasso che collegherà le vie Einstein e Molino San Michele alle vie De Marchi e Confalonieri, al di là della ferrovia. Punto della situazione in consulta, il Comune risponde ai malumori sull’accesso per persone disabili.
Monza sottopasso via Einstein
Monza sottopasso via Einstein

Nel quartiere Libertà, a Monza, lavori in corso per la realizzazione del sottopasso che collegherà le vie Einstein e Molino San Michele alle vie De Marchi e Confalonieri, al di là della ferrovia.

A fare il punto sulla situazione e ad anticipare i prossimi passi l’ingegnere Jonathan Monti, responsabile del servizio “Mobilità”, che ha partecipato all’ultima consulta di quartiere.
Carte alla mano, il funzionario del Comune di Monza ha illustrato le varie fasi che, attraverso «l’utilizzo di travi slitta», porteranno alla spinta del «manufatto scatolare» lungo 25 metri sotto i tre binari presenti – che saranno «rafforzati, durante le operazioni, attraverso l’utilizzo di un ponte di Essen», vale a dire di un’infrastruttura che possa sostenere le rotaie, visto che la circolazione dei treni non verrà interrotta ma solo rallentata.

«Queste operazioni dureranno nel complesso un paio di settimane e si svolgeranno nel mese di aprile». Difficile al momento ipotizzare una data precisa per il termine dei lavori e le conseguenti attività di collaudo: potrebbe essere verosimile immaginare l’apertura del sottopasso subito dopo l’estate.

«Ma si tratta di indicazioni che dovranno essere confermate da un verbale di secondo livello da parte di Rfi – ha precisato Monti – Si tratta quindi di un’ipotesi di massima».

È intervenuto invece il Comune in merito ai malumori sollevati dalla presentazione delle modalità di accesso al sottopasso, che nel progetto esecutivo prevedono una struttura differente da quella che, negli anni, la consulta e i cittadini del quartiere avevano richiesto, sostenuto e appoggiato.
Perché prevede la realizzazione di rampe di scale munite, a lato, di una scanalatura lungo cui far scorrere le ruote delle biciclette mentre la consulta aveva chiesto un accesso adatto anche alle persone con disabilità, ai passeggini e alle biciclette dei più piccoli.

L’amministrazione comunale conferma che il progetto approvato da RFI, prevede la realizzazione “di due ascensori idonei allo scopo, sul modello di quelli realizzati per il sottopasso di via Bergamo”, una soluzione preferita rispetto alla realizzazione delle rampe già nel progetto del 2016 e “inviata il 22 marzo 2017 ad RFI per la sua approvazione definitiva”.

“Comprendo la delusione dei cittadini e della Consulta di Quartiere, ai quali era stata presentata una soluzione diversa dalla precedente amministrazione, la quale ha poi dimenticato di avvisarli nel momento in cui ha scelto un progetto che non prevedeva le rampe” ha detto l’Assessore alla Mobilità Federico Arena.