Monza, rondoni e un piccione a terra con le ali incollate: l’allarme dell’Enpa

Frisi-Carlo Alberto-Carrobiolo. È il triangolo nero di Monza per rondoni e piccioni. Nell’ultimo mese e mezzo sono stati ritrovati ben cinque esemplari caduti a terra con quasi tutta la lunghezza della coda imbrattata di colla. L’appello dell’Enpa.
Monza, i tetti della zona in cui sono stati rinvenuti i rondoni
Monza, i tetti della zona in cui sono stati rinvenuti i rondoni Redazione online

Frisi-Carlo Alberto-Carrobiolo. Insomma, una zona ben definita del centro storico cittadino. È il triangolo nero di Monza per rondoni e piccioni. Nell’ultimo mese e mezzo sono stati ritrovati ben cinque esemplari caduti a terra con quasi tutta la lunghezza della coda imbrattata di colla. L’allarme è stato lanciato dall’Enpa, che ha preso in custodia tutti gli animali e li ha assistiti facendoli tornare in condizione di volare.

I fatti si sono registrati dal 12 aprile e poi con cadenza regolare il 19 aprile, il 19 maggio e il 29 maggio (un rondone e il piccione). L’ipotesi è che su qualche tetto o in qualche solaio sia stato dimenticato del materiale adesivo di tipo edilizio. Il timore è che qualcuno abbia deliberatamente lasciato della colla, forse per catturate topi o piccioni. Ma è andato a colpire invece gli incolpevoli uccelli migratori che in tutta la loro vita toccano terra solo quando nidificano. Altrimenti stanno sempre in volo.

Oltre all’allarme, l’Enpa di Monza lancia anche un appello: «Lanciamo un appello chiedendo la collaborazione di tutti i cittadini monzesi: chi si è accorto che è stata lasciata in giro della colla di tipo edilizio o, peggio, sa che qualcuno la sta mettendo deliberatamente, può scrivere a selvatici@enpamonza.it. Usare la colla è reato!».