Monza, rivisto il progetto dei chioschi in centro: ecco cosa (e come) cambia

Tra le “Rive del Lambro” le acque tornano a calmarsi. E il progetto dei tredici chioschi nel centro di Monza acquista forme sempre più nitide e definite: spostati quelli di piazza Carrobiolo e via San Gerardino, ridotte le dimensioni di altri tre. I tempi comunque si annunciano ancora lunghi.
Monza, il rendering di uno dei chioschi quando era stato presentato il progetto
Monza, il rendering di uno dei chioschi quando era stato presentato il progetto Fabrizio Radaelli

Tra le “Rive del Lambro” le acque tornano a calmarsi. E il progetto dei chioschi a Monza acquista forme sempre più nitide e definite. Lo scorso giovedì la giunta guidata dal sindaco Scanagatti ha approvato una delibera che tende a migliorare alcuni aspetti dell’iniziativa che porterà all’installazione di tredici chioschi nel centro storico e ai suoi margini, lungo un asse che, dalla stazione di via Arosio, conduce ai boschetti reali.

Piantina alla mano, la prima novità riguarda proprio l’ubicazione di queste strutture: l’amministrazione ha scelto di modificare la posizione di due dei chioschi che nei mesi scorsi avevano suscitato più polemiche.


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«Non li troveremo più in piazza Carrobiolo e in via San Gerardino – ha commentato l’assessore alle Attività produttive e al Turismo Carlo Abbà – Ma avranno spazio in piazza Castello, alle spalle della stazione, e all’interno dei giardinetti di via Gramsci. Questo per rafforzare la mission di presidio e di animazione del territorio che il progetto si prefigge».

Numero due: si è scelto di ridurre le dimensioni dei tre chioschi più centrali: per quelli di via Vittorio Emanuele, largo IV Novembre e piazza Garibaldi la superfice scende da 20 a 15 metri quadri. Numero tre: aumentano numero e tipologia di servizi offerti. Ogni chiosco metterà a disposizione un pc e una stampante, utili al cittadino per accedere ai servizi online del comune e stampare documenti. Questa facilitazione si somma a quelle stabilite già da tempo, come la possibilità di ricaricare il computer e smartphone, offrire informazioni turistiche e mettere a disposizione una ciotola d’acqua per i cani.

Al via, ora, la fase esecutiva dell’iniziativa: la società proponente, e cioè Saum srl, ha sei mesi di tempo per presentare un progetto quanto più preciso e dettagliato. Dall’esatta ubicazione del chiosco al suo aspetto esterno, dalla presenza di servizi igienici agli allacciamenti alle condutture. I chioschi, poi, dovranno integrarsi al contesto anche da un punto di vista commerciale per non essere concorrenti dei negozi esistenti. Solo dopo il via libera della Soprintendenza si procederà all’installazione delle strutture: i primi chioschi potrebbero fare la loro apparizione nel corso del prossimo inverno.