Monza: meno richieste di credito dalle aziende, la media è di 56mila euro

Meno richieste di credito in Lombardia e a Monza. Lo dice il Crif nel suo periodico osservatorio su quello che succede nell’economia regionale. Un dato poco confortante per la Brianza che produce
Calano le richieste di credito delle imprese
Calano le richieste di credito delle imprese

Un segnale poco confortante per l’economia locale: diminuiscono le richieste di credito da parte delle aziende. Secondo i dati Crif (Centrale Rischi d’Intermediazione Finanziaria), infatti, in Lombardia, nel primo semestre dell’anno sono calate del 6,4% rispetto al 2018.

Un problema che riguarda anche Monza: secondo questa elaborazione, infatti , in Brianza queste richieste sono diminuite più della media lombarda, arrivando a meno 8,7%, anche se la poco ambita palma delle provnce peggiori va a Pavia e Sondrio con il 13,5& in meno. Milano però si ferma a meno 3 e Como a meno 5,1.

Anche l’importo medio delle interrogazioni, con 71.724 Euro mette la regione in testa alla nazione. Monza si attesta sui 56.890 euro.

“In questa prima metà dell’anno si evidenzia un rallentamento pressoché generalizzato delle richieste di valutazione e rivalutazione degli affidamenti presentate dalle imprese lombarde. Sull’inversione di tendenza rispetto ai trimestri precedenti pesa anche l’incertezza sull’evoluzione del quadro macroeconomico, che potrebbe aver indotto le imprese, soprattutto quelle di piccola e media dimensione, ad adottare un atteggiamento attendista e a rinviare gli investimenti a momenti più favorevoli” – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.

“Sul fronte dell’offerta va sottolineato come il mercato del credito alle imprese stia vivendo una fase di forte cambiamento, accelerata dall’avvento di nuove normative e nuove tecnologie guidate da logiche di Big Data e Machine Learning. Nello specifico, si sta assistendo non solo a una innovazione nei processi di valutazione del merito di creditizio, ma anche alla ridefinizione della relazione tra imprese e aziende di credito, in uno scenario sempre più competitivo. In questo contesto, l’affermarsi dei paradigmi dell’Open Banking, con la diffusione di soluzioni Business Financial Management (BFM), consentirà alle aziende di credito di raggiungere le imprese in real-time e di comporre nuove offerte a valore aggiunto, ad esempio soluzioni per la gestione del credito commerciale o l’anticipo fatture” – conclude Capecchi.