Monza: l’ospedale ha oscurato il Resegone, il profilo della montagna sulla nuova facciata del San Gerardo

Il cantiere di riqualificazione dell’ospedale San Gerardo di Monza sta svelando un segreto: sulla facciata nuova prende forma il profilo del Resegone. «Restituiamo ai monzesi le montagne che l’edificio dell’ospedale ha oscurato», spiega l’ingegnere a capo dei lavori.
Monza Ospedale san Gerardo
Monza Ospedale san Gerardo Fabrizio Radaelli

Il profilo frastagliato del Resegone inizia a intravedersi tra quelle tessere rosse che decorano la nuova facciata dell’ospedale San Gerardo di Monza. Da pochi giorni i ponteggi del settore B sono stati tolti e l’ospedale appare con un nuovo look. Una facciata nuova, caratterizzata da pannelli colorati che paiono seguire un ordine sparso, ma che invece celano un disegno preciso.

A rivelarlo a Alessandro Zuffi, ingegnere a capo del maxi cantiere: «Per tanti anni il nuovo ospedale San Gerardo è stato accusato di aver tolto a Monza e ai monzesi la vista delle loro montagne- dice- è così che ai progettisti della nuova facciata, lo studio SD partners di Milano è venuta l’idea di restituire il profilo delle montagne ai monzesi, riproducendole proprio sulla facciata del San Gerardo».

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L’occasione di avere a disposizione una gigantesca lavagna bianca era, del resto, ghiotta. Per giungere al disegno (che sarà più chiaro solo una volta concluso il cantiere) è stata passata allo scanner una fotografia con il noto profilo delle montagne, la stessa immagine ingrandita allo zoom ha permesso di osservare i pixel ed attribuire ad ognuno un colore per riprodurre un profilo digitale delle cime. Ecco dunque spiegate quelle tessere colorate che, ad un passante distratto, potrebbero apparire solo coriandoli su una facciata bianca, con un’alternanza di arancioni, gialli, rossi, azzurri che riprendono il decoro delle due torri laterali del blocco degli ascensori.

«Oltre ad un valore estetico – prosegue Zuffi- i pannelli sono altamente tecnologici, sono fonoassorbenti e assicurano l’isolamento termico. Il nuovo ospedale, alla fine del cantiere di consolidamento e ristrutturazione, sarà un edificio ad alte prestazioni energetiche».

La posa dei pannelli procede dall’alto verso il basso, prima con la rimozione della vecchia copertura che ha mostrato lo scheletro nudo dell’ospedale, poi la nuova posa di pannelli ed infissi. «Nelle parti dove saranno realizzati i salottini di piano-prosegue Zuffi- saranno posizionati infissi a tutta altezza che garantiranno luce all’interno e leggerezza alla facciata». «Stiamo realizzando una struttura d’avanguardia- è il commento del neo direttore generale Mario Alparone-come dimostrano già la palazzina accoglienza e gli ambulatori. Un investimento sulle strutture che vuole essere d’accompagnamento a chi lavora e che sta operando in maniera encomiabile, nonostante il cantiere, e a tutti coloro che si recano in ospedale per visite ed esami».

Tra poco l’intera facciata del settore B sarà evidente, quindi dall’estate i lavori si trasferiranno al settore C, quindi all’A e, a fine lavori, l’intero puzzle sarà ricostruito e i monzesi ritroveranno le loro “montagne”.