Monza, lo Spi incontra il Cadom: «Per le donne che subiscono violenza il tema centrale è il lavoro»

Spi Cgil Brianza e Spi Lombardia hanno donato mille euro al Cadom di Monza, il Centro per aiutare le donne maltrattate: “Il tema centrale è l’autonomia economica, perché l’uomo violento tende a tagliare tutti i rapporti con l’esterno e la donna si convince di essere la responsabile di ciò che le accade”.
L’incontro tra Spi e Cadom
L’incontro tra Spi e Cadom

“Il tema centrale è l’autonomia economica, perché l’uomo violento tende a tagliare tutti i rapporti con l’esterno e la donna si convince di essere la responsabile di ciò che le accade”.

Spi Cgil Brianza (pensionati) e Spi Cgil Lombardia hanno donato 1.000 euro al Cadom, il Centro Aiuto Donne Maltrattate di Monza e l’incontro tra di loro è stata anche l’occasione per fare il punto sui maltrattamenti alle donne e sulle difficoltà incontrate in questo periodo di emergenza. Proprio partendo da questa riflessione Anna Bonanomi, segretaria generale dello Spi Cgil Monza e Brianza e Anna Levrero, presidente del Cadom, hanno convenuto che il problema del lavoro ha la priorità per le donne prese di mira dai mariti violenti.

“Immaginiamo che la difficoltà per le donne maltrattate sia stata enorme in questo periodo”, ha aggiunto Bonanomi. Con lei Gloria Giannessi, segretaria organizzativa dello Spi brianzolo.

“Sono stati mesi di grande difficoltà -ha raccontato Anna Levrero- soprattutto quando in fase di lockdown siamo state costrette a chiudere; ma non abbiamo mai abbandonato nessuna donna e la linea telefonica è rimasta attiva”.

Ogni sostegno al Cadom è ancora più prezioso da quando l’associazione ha deciso di non sottoscrivere il protocollo di Regione Lombardia che prevede la raccolta centralizzata dei dati delle donne che si rivolgono ai centri antiviolenza, legando la presa in carico e, quindi, i finanziamenti, alla compilazione di una scheda nominativa. Un “no” che il Cadom ha condiviso con altre realtà associative e che ha l’obiettivo di tutelare l’anonimato ma che, purtroppo, è costato l’esclusione dai finanziamenti.

L’associazione di via Mentana ha tra le sue numerose volontarie anche psicologhe e avvocate che sostengono le donne anche nel momento della denuncia.

Nel 2019 il Cadom ha registrato 4700 ore di accoglienza, 1200 ore di aggiornamento per i volontari, 900 ore di attività organizzative, 600 ore di incontri sul territorio. Nel 2019 le donne italiane che si sono rivolte al Cadom sono 164, contro le 67 straniere. Per un totale di 231 donne accolte e il coinvolgimento di 357 figli.

Attualmente, il Cadom è aperto solo su appuntamento telefonando al numero 039.2840006, ed è raggiungibile anche attraverso il sito web www.cadom.it