Monza: la marcia Formula 1 diventa virtuale (e la Lilt aiuta ancora il San Gerardo)

Un altro grande classico di Monza saltato? Sì, la Formula 1: ma non quella del Gran premio, quella organizzata dalla Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori. Trasformata in una sfida virtuale.
Una passata edizione della marcia Formula 1 della Lilt
Una passata edizione della marcia Formula 1 della Lilt Fabrizio Radaelli

Era il 1980 quando un gruppo di amici appartenenti alla società alpinistica “Fior di Montagna” di Monza, decise di organizzare in autodromo la prima edizione della Marcia podistica Formula 1 per ricordare alcune persone scomparse a loro care e sostenere l’attività della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

Da allora in una data variabile tra gli inizi di maggio e quelli di giugno, a seconda degli anni, il circuito si è sempre animato di persone di ogni età festanti e generose. Quest’anno, però, l’appuntamento – che era stato programmato per domenica scorsa – è saltato a causa dell’emergenza sanitaria. Gli organizzatori, però, non si sono dati per vinti. Oltre a rinnovare l’appuntamento per il prossimo anno, si sono ingegnati per rendere meno triste la giornata invitando coloro che si erano già iscritti alla manifestazione (o che contavano di farlo) e tutti i volontari che avevano dato la loro disponibilità a lavorare dietro le quinte della marcia a tirare fuori dai loro cassetti le maglie delle passate edizioni e a postarle sulla pagina Facebook dell’associazione presieduta da Marco Alloisio, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Toracica e Generale Istituto Clinico Humanitas di Rozzano. Ne sono nati tanti quadretti e coloratissimi collage per rievocare tra le mura di casa e nei giardini privati le tante giornate trascorse tra i rettilinei e le curve dell’autodromo. Ma non è tutto.

La Lilt di Monza e di Milano all’inizio dell’emergenza coronavirus hanno lanciato una campagna di raccolta fondi per aiutare l’unità di terapia intensiva dell’ospedale san Gerardo e per dare continuità ai servizi di assistenza dei malati in cura all’Istituto dei Tumori di Milano. Per questi progetti sono stati raccolti oltre 550.000 euro tra donazioni di privati e il supporto degli amici della Marcia Formula Uno che hanno devoluto la quota di iscrizione e altri contributi volontari.

«I contributi – ha spiegato Alloisio – si sono trasformati in attrezzature e materiali fondamentali per combattere il virus e curare chi è stato colpito». In particolare, all’ospedale San Gerardo sono stati destinati: tre ventilatori polmonari, due ecografi portatili, un ecografo multidisciplinare, settantacinque broncoscopi monouso per pazienti intubati, tremila tute protettive e ventuno mila mascherine. Le donazioni continuano e ora serviranno ad aiutare i malati oncologici delle province di Monza e di Milano che vivono in condizioni disagiate e che, comunque, non possono (e non devono) interrompere le loro terapie.