Monza: «Il nostro manifesto per la Generazione Blu che salverà i mari»

Alla vigilia della Giornata mondiale degli oceani dell’8 giugno la presentazione in Italia del manifesto per la Generazione Blu: l’idea è della giornalista monzese Diana de Marsanich.
La biologa marina Mariasole Bianco
La biologa marina Mariasole Bianco

C’è la R che è sì di ramarro, ma anche di “riduco, riuso, riciclo e raccolgo”, e c’è la D di “faccio la differenza e la differenziata”. La C di “cucino con cura e divento un master(eco)chef” e la A di “acqua amica”. Il “Manifesto della Generazione Blu” è una promessa: una dichiarazione di dieci intenti che i più piccoli possono mettere in pratica per salvare il mare. E nella sua elaborazione, e diffusione a livello nazionale, c’è anche un po’ di Monza.

Il decalogo nasce da un’idea condivisa tra tre professioniste che si occupano di bambini e di salvaguardia dell’ambiente: la giornalista green e monzese Diana de Marsanich, il direttore di alcune testate per l’infanzia targate Rcs (Insieme, Io e il mio Bambino, Style Piccoli, quimamme.it) Chiara Bidoli e la scienziata e biologa marina Mariasole Bianco, presidente, anche, della ong Worldrise. Il manifesto sarà ufficialmente lanciato l’8 giugno, sabato, in occasione della giornata mondiale degli oceani e, contestualmente, sarà presentato anche alle Nazioni Unite. «L’onda verde generata da Greta Thunberg – ha spiegato de Marsanich – giornalista delle testate Natural style e F di Cairo editore e tutor green a Detto Fatto su Rai2 – coinvolge più che altro gli adolescenti: già sono pochi gli studenti delle scuole medie. Ma esiste una fascia di bambini, anche ben più piccoli, che ha consapevolezza di queste tematiche e che potrebbe agire in difesa della salvaguardia dei mari». Bottiglie e tappi e, ancora, mozziconi di sigaretta, secondo un report della Commissione europea, risultano tra gli oggetti più frequentemente trovati sulle spiagge.

«Quelle spiagge che i più piccoli, adesso, si preparano a frequentare con i nonni e con le famiglie – ha proseguito de Marsanich – Sensibilizzarli è importante perché sarà la loro generazione a dover fronteggiare sfide sempre più stringenti: gli scienziati hanno previsto che nel 2050, quando i bimbi di oggi saranno diventati adulti, si troveranno a nuotare in un mare che conterrà più plastica che pesci». Il manifesto suggerisce, attraverso il gioco, in maniera divertente, piccole grandi azioni che fanno sì che i bambini diventino portatori di buone pratiche per la salvaguardia del pianeta, contagiando positivamente le persone che li circondano.

GUARDA il video: la giunta Allevi e l’ambiente

«Il piccolo ambasciatore della Generazione blu si impegna, ad esempio – ha precisato ancora la giornalista – usa le borracce di alluminio e non le bottigliette che inquinano. Ha dichiarato guerra agli sprechi e a tavola rispetta la stagionalità di frutti, ortaggi e pesci». Non solo bambini, però: l’8 giugno si discuterà anche del ruolo delle donne nella tutela e nella salvaguardia dell’ambiente marino, nell’ottica di un suo sviluppo sostenibile: «In occasione del World ocean day, la biologa marina Mariasole Bianco, con cui abbiamo elaborato il manifesto, parteciperà al convegno “Gender and the Ocean” presso l’Onu», ha aggiunto de Marsanich. Del resto, «i prossimi anni saranno decisivi per la salute degli oceani: il cambiamento parte dalle scelte individuali e arriva a coinvolgere i governi e industrie. Le nostre azioni quotidiane hanno un impatto positivo o negativo per il futuro del pianeta: sta a noi decidere in che modo vogliamo fare la differenza».