Monza e Brianza: calano i reati, i furti diminuiscono fino al 31%

Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica in prefettura: a Monza i furti sono diminuiti del 31% rispetto allo stesso periodo del 2018, in Brianza del -15,15%.
Monza: Il prefetto Patrizia Palmisani
Monza: Il prefetto Patrizia Palmisani Fabrizio Radaelli

Un calo dei reati che oscilla tra il -14,13% in Provincia e il -28,26% a Monza. La riduzione dei furti del -15,15% in Brianza e del -31,46% nel capoluogo. Così come le violenze sessuali: si sono ridotte di un quarto nel territorio provinciale e del un terzo in quello monzese. Aumentano invece i reati finanziari, crescita che “consegue in maniera diretta all’intensificazione dell’attività di contrasto e repressione del fenomeno”. A dirlo sono i dati della Prefettura emersi nella riunione di venerdì 11 ottobre del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, che ha messo a confronto il primo semestre del 2019 con quello dell’anno precedente.

Al tavolo il prefetto Patrizia Palmisani, i vertici territoriali delle Forze di polizia, il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza Manuela Massenz, l’assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia Riccardo De Corato, l’assessore alla Sicurezza del Comune di Monza Federico Arena e il comandante della polizia provinciale.

«L’analisi dei dati consente di apprezzare gli importanti risultati registrati in Provincia sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica nel primo semestre del 2019 – ha dichiarato il prefetto Palmisani – nel corso del quale d’altra parte si è perfezionato il sistema territoriale della sicurezza con l’istituzione della questura, del comando provinciale dell’Arma e del comando provinciale della guardia di finanza».

«Come Regione Lombardia – ha commentato De Corato – ci impegneremo sempre di più a stimolare i comuni a condividere anche con le autorità preposte alla sicurezza le immagini dei varchi per la lettura delle targhe presenti sui loro territori e a finanziare progetti per contrastare le truffe agli anziani. Gli enti locali devono essere sempre più artefici, per quanto di loro competenza, del presidio del territorio, avvalendosi anche del “Controllo di vicinato” che dovrà essere sempre più strutturato».