Monza, Comunali 2017: dietro ad Allevi spunta Maffé

Il suo non è il nome che spariglia il mazzo ma è quello che potrebbe togliere dall’imbarazzo Forza Italia e aggregare il centrodestra a Monza: Pier Franco Maffè entra nella rosa dei papabili aspiranti sindaco per le Comunali 2017.
Monza Dario Allevi e, alle sue spalle, Pierfranco Maffè
Monza Dario Allevi e, alle sue spalle, Pierfranco Maffè Fabrizio Radaelli

Il suo non è il nome che spariglia il mazzo ma è quello che potrebbe togliere dall’imbarazzo Forza Italia e aggregare il centrodestra a Monza: Pier Franco Maffè entra nella rosa dei papabili aspiranti sindaco. Una sua corsa non stupirebbe nessuno dato che l’ipotesi era già emersa nelle passate tornate: l’ex assessore ai Servizi sociali pescherebbe voti soprattutto tra i moderati ma riscuoterebbe consensi anche tra parecchi elettori del Carroccio e di Fratelli d’Italia. «Non nego – ammette – che più di una persona ha chiesto la mia disponibilità. Non mi sento un anti Allevi: da sempre sono convinto che una coalizione si costruisca partendo dai programmi prima che dalle persone».


LEGGI Le notizie sulle #Comunali2017 a Monza e in Brianza

La Lega, intanto, potrebbe rinunciare a rivendicare la prima poltrona della città: i padani, a meno di un’imposizione dall’alto, non sono intenzionati a presentarsi da soli e pare bruciata la candidatura di Marcello Sala trapelata nei giorni scorsi. Manager di valore, liquidatore di Credieuronord e vicepresidente del consiglio di gestione di Banca Intesa San Paolo, è, però, praticamente sconosciuto al grande pubblico: il lancio del Parisi monzese, teorizzato fuori città da alcuni esponenti di spicco del movimento, richiederebbe tempi ben più lunghi di quelli, ristrettissimi, dettati da una campagna elettorale alle porte. E la sorpresa, ventilata una settimana dal segretario cittadino Federico Arena che ora non commenta, rischierebbe di stupire troppo.

In casa azzurra continua a rimanere (formalmente) ufficiosa l’investitura di Dario Allevi: «Non dico nulla – afferma il coordinatore locale Domenico Riga – il momento richiede rispetto anche nei confronti di chi, in buona fede, pensa di essere il candidato. Io continuo ad attendere una comunicazione dalla segreteria regionale. Non sono contro nessuno ma sul tavolo ci sono altri nomi e vorrei capire le modalità con cui arrivare a quello definitivo».

L’ex presidente della Provincia, dal canto suo, tira dritto, dal momento che l’investitura è arrivata da Berlusconi ed è stata riferita dal coordinatore provinciale e vicepresidente lombardo Fabrizio Sala: «Sono serenissimo – confida Allevi – il 28 dicembre Silvio Berlusconi mi ha designato candidato di Forza Italia e io mi sono messo al lavoro seguendo i suoi consigli. Sto incontrando i cittadini, le associazioni e gli imprenditori per ascoltare i loro bisogni per quello che diventerà il mio programma elettorale su cui spero possano convergere i partiti della coalizione e le liste civiche».

«Il coordinatore regionale Mariastella Gelmini – prosegue – è al corrente di tutto».

Berlusconi, aggiunge, lo sosterrà attraverso un video e alcune visite a Monza. «Il sì del presidente ad Allevi – spiega il coordinatore provinciale Fabrizio Sala – è arrivato in modo convinto. Ora a me spetta il compito di contribuire alla composizione della lista».

L’incertezza, però, rappresenta un freno per molte liste civiche in attesa di posizionarsi: «Mi spiace – attacca Anna Mancuso di Monza Futura – che nessuno ci coinvolga».

«Siamo stati contattati – conferma Anna Martinetti di Una Monza per tutti – dalla Lega e dalle diverse anime di Forza Italia: prima di decidere vogliamo capire se il centrodestra potrà trovare una reale omogeneità attorno a un progetto e non presentarsi, come già successo, come una accozzaglia destinata a sciogliersi alle prime difficoltà».