Monza: come fare un voto segreto quando i consigli comunali sono a distanza

I consigli comunali di Monza continuano a essere in remoto ma le procedure si complicano per le esigenze di un voto segreto: e allora si tratta di buste da ritirare, cassaforti in cui chiuderle, scrutini eccezionalmente in presenza.
Monza Municipio
Monza Municipio Fabrizio Radaelli

Martedì 13 luglio i consiglieri comunali di Monza proveranno a superare una nuova frontiera: quella costituita dallo scrutinio segreto a distanza. Verificheranno se la procedura individuata dal presidente Filippo Carati per rinnovare il collegio dei revisori dei conti filerà via senza intoppi: esclusa la possibilità di convocare la seduta in municipio in quanto l’aula consiliare, secondo le norme anti covid-19 non è sufficientemente ampia, proveranno a votare alla spicciolata.

A partire da giovedì scorso hanno iniziato a ritirare la busta con il foglio su cui dovranno annotare i nominativi dei candidati che poi dovranno riconsegnare entro martedì pomeriggio: i responsabili della segreteria chiuderanno in cassaforte le schede man mano che arriveranno dove rimarranno fino all’inizio della seduta. A quel punto saranno esaminate dai tre scrutatori, già nominati, che in via eccezionale si ritroveranno in Comune: la procedura potrebbe essere ripetuta se i professionisti indicati non raggiungeranno il quorum previsto.

«Votazioni simili – afferma Carati – sono già state effettuate in altre città. Tutti noi non vediamo l’ora di tornare in aula e speriamo di poterlo fare a settembre». Nei prossimi giorni, aggiunge, con i due vicepresidenti del consiglio incontrerà i responsabili della sicurezza per capire se con l’allentamento delle misure anti contagio e il progredire della campagna di vaccinazione sono mutate le condizioni da rispettare per svolgere le riunioni in sala consiliare.