Monza chiede i danni ai Sangalli Il Comune parte civile nel processo

Il Comune di Monza sarà parte civile nel processo Clean City nei confronti di tutti gli imputati coinvolti nella vicenda Sangalli. L’amministrazione comunale ha deciso di rivalersi nei confronti dei responsabili delle azioni illegali che riguardano l’appalto dello smaltimento dei rifiuti della città.
Giancarlo SangalliI
Giancarlo SangalliI Fabrizio Radaelli

Il Comune sarà parte civile nel processo Clean City nei confronti di tutti gli imputati coinvolti nella vicenda Sangalli. L’amministrazione comunale ha deciso di rivalersi nei confronti dei responsabili delle azioni illegali che riguardano l’appalto dello smaltimento dei rifiuti della città.

Il provvedimento riguarda in particolare il processo che prenderà il via alla fine della prossima settimana e che vede coinvolti, oltre alla famiglia Sangalli, anche funzionari e consiglieri comuali (che facevano parte della commissione ambiente) e i componenti della commissione giudicatrice d’appalto. Il Comune si era già costituito parte civile anche nell’altro filone del processo, quello che vede come principale imputato Giuseppe Esposito (Peppe ’O Curt) che si è aperto settimana scorsa.

Durante la prima udienza del processo Sangalli, che si terrà il 20 giugno, il giudice Rosaria Pastore, dovrà valutare le richieste di patteggiamento avanzate dagli imputati.

Accanto alla questione giudiziaria, il Comune si sta occupando anche dell’importo del “danno” economico subito dal Comune nella vicenda Sangalli. A quanto rivelano dagli uffici comunali, l’entità del danno economico procurato al Comune da questa vicenda di corruzione, ammonterebbe a circa 2 milioni di euro.