Monza, barriere antirumore lungo la ferrovia? «In centro all’inizio del 2022»

Rfi conferma di avere affidato i lavori per la costruzione della barriere antirumore in centro, lungo la ferrovia, a partire dall’inizio del 2022.
La ferrovia nel tratto di via San Gottardo a Monza
La ferrovia nel tratto di via San Gottardo a Monza Fabrizio Radaelli

Barriere antirumore, l’anno prossimo si scriverà un nuovo capitolo: lo assicura Rfi. Lo scorso giovedì hanno trovato spazio sulle colonne del giornale le voci dei residenti di via San Gottardo e dintorni, preoccupati per lo spettro della tav merci e estenuati da un’attesa pluriennale dei dispositivi di protezione e di mitigazione, promessi da decenni ma non ancora installati.

Non si è fatta attendere la risposta di Rete Ferroviaria Italiana: qualcosa, finalmente, si muove. Su tre diversi fronti. Rfi «ha affidato i lavori per la realizzazione delle barriere antirumore nei tratti compresi tra la via Casati e il marciapiede della stazione a servizio del binario 1 lungo la linea Milano – Chiasso, in corrispondenza del cavalcavia di via Aquileia lungo la linea Milano – Lecco e subito fuori dalla galleria di Monza, ancora lungo la Milano – Chiasso», fanno sapere dagli uffici.

Slitta, rispetto a quanto anticipato l’anno scorso, l’avvio previsto dei lavori: dall’ultimo quadrimestre del 2021 si passa all’inizio del 2022. Ma, dopo tanta attesa, qualche altra settimana non dovrebbe pesare troppo sulle spalle dei residenti – «A patto che si inizi davvero», commentano. Ma così dovrebbe essere: da Rfi precisano che «è in corso la progettazione esecutiva».

Quanto agli «ulteriori tratti previsti» bisognerà portare ancora un po’ di pazienza – anche se la luce in fondo al tunnel dovrebbe iniziare a intravedersi nei primi mesi del 2023: si è attivato ora «l’iter di affidamento dei lavori», che dovranno essere approvati dall’amministrazione comunale.

Se il cronoprogramma non dovesse subire slittamenti, si arriverebbe così all’installazione delle barriere a vent’anni esatti dalla presentazione, da parte di Rfi, del Piano di risanamento acustico. Era infatti il 2003 quando si è iniziato a parlarne – e il 2007 quando il comune di Monza riceveva il progetto preliminare. Nel mezzo l’interessamento dei comitati cittadini, delle consulte di quartiere e dei politici, tanto a livello locale quanto nazionale. Un’attesa che si è fatta di anno in anno più spasmodica, scandita da proteste e insofferenze. Prima dell’estate anche i residenti di via Paisiello, a San Rocco, avevano puntato l’attenzione sul problema, sull’assenza di risposte e sul fastidio generato dal passaggio dei treni – soprattutto di quelli merce, lunghi e rumorosi.

La stessa questione era stata sollevata anche dai residenti del centro che, dal baccano, temevano già in un aumento nel numero di convogli – un assaggio della tanto temuta Tav merci. Su questo fronte, però, Rfi nega: «Rimane costante il numero di treni sulla tratta interessata».