Monza: arriva “Se bevo non guido”, il taxi a prezzi calmierati per tornare a casa in sicurezza

Il governo finanzia con 350mila euro il progetto di prevenzione e repressione degli abusi di alcol e droghe del Comune di Monza: nel piano di interventi anche il taxi a prezzi calmierati riservato ai giovani per andare e tornare dai luoghi della movida.
MONZA movida
Movida a Monza Fabrizio Radaelli

Nasce “Se bevo non guido”, il servizio di “taxi” rivolto ai più giovani per andare nei luoghi della movida e tornare a casa in sicurezza a prezzi calmierati: è uno dei progetti che saranno finanziati dal Comune di Monza grazie ai 350mila euro assegnati alla città dalla presidenza del consiglio dei ministri in un bando del dipartimento per le politiche antidroga.

Il progetto di Monza, #responsabilmentegiovani, si è classificato secondo in Italia. «La presidenza del consiglio dei ministri ha riconosciuto la qualità del nostro progetto che ha ottenuto un punteggio superiore a quello di grandi città come Roma, Torino, Bari e Bergamo» ha detto l’assessore alle politiche giovanili Federico Arena. Monza, in particolare, con 87 punti ed ex aequo con Cuneo, è arrivata subito dopo Lecce e Reggio Emilia (ex aequo a loro volta) che hanno ottenuto un punto in più. «Credo sia stato valutato positivamente anche la forte sinergia tra enti che il progetto è stato in grado di sviluppare. Abbiamo coinvolto l’Asst Monza, la prefettura, l’Aci e l’Autodromo nazionale di Monza, valorizzando ed esaltando il ruolo di ogni attore del territorio, pubblico e privato».

E allora una serie di progetti che saranno resi operativi nell’arco delle settimana includendo, appunto, il “taxi” per chi esce a bere: le modalità operative, avvisa il Comune, sono ancora da individuare, ma funzionerà con voucher riservati ai giovani che permetteranno di pagare il servizio di andata e ritorno a prezzi calmierati.

L’amministrazione comunale parla di prevenzione e repressione degli abusi, sia per quanto riguarda l’alcol sia per le droghe, contrastando così gli incidenti e anche «i vandalismi che in queste settimane hanno coinvolto anche le vie della movida a Monza così come accaduto in tutto il Paese», ha detto Arena.

Il piano prevede il finanziamento di più controlli e servizi mirati all’accertamento della guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, in particolare la sera e nei weekend. Poi l’attivazione di educatori professionali che “si confronteranno con i giovani nei luoghi in cui si ritrovano, piazze e strade della movida, mentre la Croce rossa di Monza promuoverà una serie di incontri di promozione della cultura della prevenzione e una campagna di comunicazione social che vedrà il coinvolgimento diretto dei ragazzi che potranno diventare degli influencer per i loro coetanei”.

E poi seminari, workshop e webinar di formazione per gli operatori delle forze dell’ordine, dirigenti di associazioni sportive e associazioni di volontariato, educatori di oratori, centri di aggregazione e docenti di scuole medie inferiori e superiori. Nei piani anche lo spettacolo teatrale “Stupefatto!” con la compagnia Itineraria Teatro, tratto dal romanzo autobiografico di Enrico Comi sulle sue esperienze di dipendenza e riscatto: lo spettacolo si svolgerà, in data da definire, in forma itinerante tra piazza Trento e Trieste, l’arengario e i Boschetti reali e forse anche al Manzoni (in funzione delle restrizioni correnti nel momento dello spettacolo):