Monza, Allevi: «Aiutatemi a non far chiudere alcune zone della città». Contagi: più 105 in città ma indice Rt stabile a 1,5. In arrivo personale sanitario militare

Dopo la riunione con il prefetto il sindaco di Monza spiega che si sta valutando la chiusura di alcune aree per evitare assembramenti. Ma fa appello ai suoi cittadini per evitarlo. Al San Gerardo 370 ricoverati Covid, 46 in terapia intensiva.
Dario Allevi sindaco
Dario Allevi sindaco Fabrizio Radaelli

Sul tavolo ci sono anche soluzioni più drastiche, come quella di chiudere qualche zona della città. Ma il sindaco di Monza Dario Allevi chiede ai suoi cittadini di aiutarlo a non farlo mettendo la mascherina e mantenendo le distanze.

“Nella riunione presieduta dal Prefetto -scrive il primo cittadino sui social- abbiamo valutato la possibilità eventuale di chiudere alcune zone di Monza, come già hanno fatto altri capoluoghi, per evitare assembramenti. Da parte mia preferirei lasciare aperti il Parco, i giardini e le piazze della nostra città e non inasprire ulteriormente le restrizioni. Ma voi dovete aiutarmi. Ve lo chiedo ancora alla vigilia di questo weekend: rispettate sempre le distanze e indossate sempre le mascherine” Intanto però il Comune annuncia che sono stati rafforzati i controlli da parte delle forze dell’ordine: «Perché è giusto che chi non rispetta le regole, anche a scapito degli altri, venga ripreso».

Intanto secondo gli ultimi dati dell’Ats a Monza i contagi a Monza sono cresciuti di 105 unità. Sono saliti a 485 i pazienti ricoverati per Covid tra Monza e Desio, 370 al San Gerardo di cui 46 in terapia intensiva e 115 nel nosocomio di via Mazzini.

L’indice RT del contagio si è attestato a 1,5 (stabile rispetto a ieri ma in diminuzione dalle ultime settimane) e la percentuale di positività rispetto al totale dei tamponi effettuati è del 26%. La situazione del Pronto Soccorso è ancora critica e si aspetta una risposta dal Ministero per l’invio di personale sanitario militare a supporto di medici e infermieri.