Monza, addio a monsignor Gariboldi: esempio di fede e di amore per la città

Se ne è andato monsignor Dino Gariboldi, arciprete emerito di Monza. Avrebbe compiuto novant’anni il prossimo 1 aprile. Sabato 11 e domenica 12 sera, alle 20.30, si terranno due rosari in Duomo. La salma di monsignor Gariboldi sarà composta nella camera ardente che sarà allestita già nel pomeriggio di sabato 11 nella Sala del Granaio, accanto all’ingresso laterale del Duomo. I funerali saranno celebrati lunedì 13, alle 10.45, in basilica.
Monsignor Leopoldo Gariboldi
Monsignor Leopoldo Gariboldi

Se ne è andato monsignor Dino Gariboldi, arciprete emerito di Monza. Avrebbe compiuto novant’anni il prossimo 1 aprile. Sabato 11 e domenica 12 sera, alle 20.30, si terranno due rosari in Duomo. La salma di monsignor Gariboldi sarà composta nella camera ardente che sarà allestita già nel pomeriggio di sabato 11 nella Sala del Granaio, accanto all’ingresso laterale del Duomo. I funerali saranno celebrati lunedì 13, alle 10.45, in basilica.

Nato a Masate, nel 1930, era stato ordinato sacerdote nel 1953 dal cardinale Schuster. Per anni insegnante al collegio di Tradate, era arrivato a Monza nel 1979 con l’incarico di parroco e prefetto del capitolo di San Giovanni Battista, arciprete e decano. È stato alla guida del duomo fino al 2007 quando, per raggiunti limiti di età, ha ceduto l’incarico di arciprete a monsignor Silvano Provasi.

Amante del bello, dell’arte, della storia e della letteratura (su tutti un amore sconfinato per Alessandro Manzoni), monsignor Gariboldi – per tutti sempre e solo don Dino – ha voluto da subito contribuire al recupero e alla conservazione delle bellezze della basilica, a cominciare proprio dal duomo. Al suo impegno e alla sua caparbia determinazione si devono la realizzazione del nuovo oratorio Redentore, il restauro della torre campanaria, la valorizzazione della piazza. Dalla straordinaria collaborazione con Franco e Titti Gaiani sono nati frutti preziosi come il nuovo Museo e tesoro del Duomo e il restauro della Cappella degli Zavattari. I suoi ultimi sforzi sono stati dedicati al recupero della facciata della basilica per il quale don Dino si è sempre speso in prima persona, appellandosi direttamente alla generosità degli imprenditori della città e della Brianza.

Per anni membro del consiglio di amministrazione de Il Cittadino, ha sempre considerato il giornale uno strumento fondamentale e indispensabile per raccontare la vita della città.

«Il sindaco Dario Allevi, il vicesindaco Simone Villa, la giunta e il Consiglio comunale di Monza partecipano al cordoglio cittadino per la scomparsa di monsignor Leopoldo Gariboldi» affida il Comune a una nota. Il sindaco Allevi lo ricorda come un vero e proprio «punto di riferimento morale e spirituale per Monza, presenza discreta ma sempre attenta e rigorosa in tutti i momenti importanti che hanno coinvolto la comunità negli ultimi decenni». Gariboldi fu insegnito della massima onorificenza cittadina, il premio Giovanninno d’Oro, nell’anno 2000.