Monza: 2.400 veicoli ogni ora sotto il tunnel di viale Lombardia

Funziona in tunnel di viale Lombardia a Monza? Sì, dicono i dati e i controlli: in tre anni sono passati 62 milioni di mezzi, 2.400 all’ora, e la galleria è promossa ai test. Con qualche riserva: eccole.
Il traffico nel tunnel di viale Lombardia
Il traffico nel tunnel di viale Lombardia Fabrizio Radaelli

Il tunnel di viale Lombardia? Promosso con riserva. E soprattutto con un appello: fate qualcosa per la velocità. A segnalare la “troppa confidenza” degli automobilisti con la galleria è l’associazione HQ Monza, che suggerisce «ad Anas e Polstrada l’opportunità di attivare in galleria un sistema di controllo del limite di velocità» perché, dicono, aumentano i veicoli che non stanno troppo a guardare il limite di velocità a 90 chilometri all’ora.

Fuori dalle ore di punta, naturalmente, dato che la galleria che passa sotto viale Lombardia, nei tre anni di apertura, ha digerito il passaggio di 62 milioni di mezzi, un terzo dei quali pesanti: sono 56.621 al giorno di media, quasi 2.400 all’ora, 40 che entrano ed escono ogni minuto del giorno.

A tre anni di distanza dall’apertura del 3 aprile 2013, la galleria della statale 36, scrive l’associazione in una nota, ha fatto i conti con i test EuroTAP della FIA, la Federazione internazionale dell’automobile, intascando un “buono” in pagella. Funziona tutto: la centrale di sorveglianza, i sistemi automatizzati, illuminazione e ventilazione, in regola le uscite di sicurezza e le corsie di soccorso, ma mancano «regolari esercitazioni di soccorso e simulazioni di emergenza nel tunnel. Aggiungiamo noi che la normativa italiana e le norme tecniche Anas prevedono senza dubbio queste esercitazioni. Inoltre, la Prefettura di Monza e Brianza, prima dell’apertura del tunnel, si era attivata sulla necessità di un piano d’emergenza e di periodiche simulazioni».

L’associazione a margine rileva altre due pecche: l’accumulo notevole di sporcizia in corrispondenza delle piazzole di emergenza e delle porte di accesso alle uscite di sicurezza. «Segnaliamo infine un problema importante sulla viabilità connessa alla SS36 – conclude l’associazione – A nord del tunnel, è estremamente difficoltoso l’accesso verso Milano all’innesto della variante SP6. Questa importante arteria provinciale, che è in via di completamento con la costruzione della galleria sotto via Boito, anziché immettersi in modo diretto nella SS36, finisce su una rotonda urbana che coinvolge anche le vie Della Giardina e Monte San Primo di Monza. Una situazione che non rispetta la gerarchia stradale e che genera accodamenti e potenziale pericolo già oggi, a maggior ragione in prospettiva. Tra l’altro, una quota non marginale di traffico, per evitare questo innesto, non usa la galleria e percorre viale Elvezia, il rondò dei pini e viale Lombardia per dirigersi a sud, autostrade e Milano».