Meda e Paderno Dugnano piangono Ernesto Cairoli, politico e sindacalista

È scomparso Ernesto Cairoli: consigliere e assessore Pci a Meda e Paderno Dugnano, operaio e sindacalista alla Tonolli. Aveva 75 anni, vissuti in modo sempre fedele ai suoi ideali.
L’assessore a Paderno Dugnano Ernesto Cairoli
L’assessore a Paderno Dugnano Ernesto Cairoli

«Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani». È stata una vita in rosso e sempre fedele agli ideali di Antonio Gramsci quella di Ernesto Cairoli: il consigliere e assessore del Pci morto a 75 anni per un tumore, a pochi giorni dall’anniversario dei 100 anni della nascita del Partito comunista italiano.

«La nostra famiglia – racconta il fratello Corrado – era arrivata a Meda nel 1959. Nostra madre, Maria Napolitano, era di Marigliano e papà, Leonardo era andato a Napoli per lavoro. Non si sarebbero più lasciati».
Dopo aver studiato alla Lomonosov Moscow State University, Cairoli fu segretario del Pci dal 1972 al 1980 e consigliere comunale per due legislature. Lavorò intensamente con il sindaco Fabrizio Malgrati in particolare negli anni dell’incidente ambientale dell’Icmesa. Significativa anche la sua attività di sindacalista nella Cgil. In particolare fu attivo nella Tonolli, la fabbrica di Paderno Dugnano dove si svolse la sua seconda vita politica.

Nella città alle porte di Milano fu consigliere comunale del Pci tra il 1995 e il 1999 e poi fondatore di Rifondazione comunista. Un ricordo intenso conservano di lui l’assessore ai lavori pubblici, Giovanni Giuranna, e l’ex sindaco, Gianfranco Massetti, che lo nominò assessore.

«Da giovane Ernesto suonava la batteria in un complesso rock – ricorda l’insegnante Anna Caioli – e lui era proprio così: dettava il ritmo. Appassionato, deciso, vivace intellettualmente, la sua è stata una vita tutta vissuta contro». Al suo funerale comunista, tante bandiere rosse e pugni alzati.