L’università torna a Cesano Maderno, Palazzo Borromeo sede del Polo delle scienze umane del San Raffaele

Cesano Maderno dal 5 ottobre ritrova l’università a Palazzo Borromeo. L’università Vita-Salute del San Raffaele torna dopo diciotto anni con un “Polo delle scienze umane” costituito da tre corsi. Potenziale di 350 studenti.
Cesano Maderno riporta l’università a Palazzo Borromeo
Cesano Maderno riporta l’università a Palazzo Borromeo

Cesano Maderno come Oxford: da piccolo polo universitario a prestigioso ateneo. Pensa in grande Roberto Mordacci, preside della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute del San Raffaele, annunciando che dal 5 ottobre, dopo 18 anni, il San Raffaele tornerà a Palazzo Borromeo con un “Polo delle scienze umane” costituito da tre corsi: Laurea magistrale in Teoria e storia delle arti e dell’immagine, Filosofia del mondo contemporaneo e infine Laurea triennale in Filosofia.

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Il potenziale è 350 studenti e una cinquantina di docenti tra cui Massimo Cacciari, filosofo, politico, da sempre legato alla città. L’ateneo occuperà il primo piano del palazzo, fatto salvo la “Sala dei fasti romani”, e al piano terra il mezzanino, gli uffici che erano di Afol e un paio di locali di associazioni.

Cacciari: «Le attività avviate sino ad oggi (vedi il Centro culturale Europeo che riprenderà i corsi la prossima settimana) erano tutte finalizzate al ritorno dell’Università a Cesano Maderno dove si farà lezione in presenza almeno tre volte la settimana, perché dobbiamo tornare a vivere». Mordacci: «Noi non occupiamo il palazzo, lo facciamo vivere. Stimoleremo contatti col territorio, penso poi a un campus diffuso: gli studenti hanno bisogno di appartamenti e anche di una grande “casa” (un primo sopralluogo è stato fatto all’hotel “Santo Stefano” in corso Libertà). Stipuleremo convenzioni con bar, ristoranti. Nel tempo potremmo occupare tutto il Palazzo e allagare i confini anche ai comuni vicini: Oxford all’inizio era una piccola realtà».
Gigi Ponti, oggi consigliere regionale, tra i fautori del ritorno dell’ateneo portato a Cesano nel 2002 con don Luigi Verzè e Alfredo Anzani: «L’università torna a dare un’anima a Palazzo Borromeo, un punto di riferimento importante per tutta la Lombardia».

In parallelo al prestigio universitario ci sono però dei punti importanti da chiarire: la durata della convenzione, quanto è disposto a pagare il “San Raffaele” per tornare a Palazzo, le sale che occuperà e i lavori di adeguamento chi li pagherà? Gli studenti necessitano anche di una mensa. Su questi passaggi il sindaco Maurilio Longhin è stato piuttosto vago: «I lavori sono una questione tecnica, comunque è iniziato il cablaggio di alcuni ambienti».
Nulla invece sulla convenzione e quanto pagherà il San Raffaele. L’accordo non è stato ancora sottoscritto il 5 ottobre inizieranno le lezioni.