Lissone, controviale della Valassina: «Qui il nuovo polo d’eccellenza»

Nella Lissone che cambia il controviale della Valassina è la vetrina delle attività del territorio: ecco gli interventi che ne modificheranno il volto, anche dal punto di vista viabilistico. Con la sfida rappresentata dal Pgt e l’occasione delle olimpiadi invernali.
Palazzo 100 Firme
Palazzo 100 Firme Gianni Radaelli

“Il controviale della Valassina è destinato a diventare il nuovo polo di eccellenza della città di Lissone che potrà dare una spinta alle attività presenti nelle zone limitrofe, a cominciare da via Carducci”. Puntando lo sguardo su questa fetta di territorio comunale, l’assessore alle Attività produttive e al Marketing territoriale, Alessandro Merlino, evidenzia potenzialità che sulla carta potrebbero innescare un benefico ritorno a tutte le imprese, commerciali ed artigianali, presenti lungo l’asse che va da viale Valassina, al confine con viale Elvezia, sino a viale Lombardia.

“L’unica chiusura che abbiamo registrato negli ultimi tre anni in questo grande bacino territoriale si rifà ad un’attività storica, ed è la Primus – spiega Merlino – ed è l’unico rammarico che ho per questa zona. Ad oggi troviamo un lungo elenco di attività e negozi, esposizioni di mobili, grandi centri che puntano allo sviluppo e alla rinascita, tra questi l’ampliamento di Decathlon e la riconversione del Palazzo del Mobile. Questa zona della città è molto attraente e la vision di chi ha costruito lungo la Valassina in quegli anni è stata giusta. Chi ha un’attività in questo punto di Lissone beneficia di una visibilità non indifferente. E, chi passa di lì, in qualche modo viene incentivato ad entrare in città”.

Nonostante la crisi economica degli ultimi anni e che la pandemia ha ulteriormente aggravato, ecco che sul controviale della Valassina si assiste forse ad un’inversione di tendenza.
“Se guardiamo la zona notiamo recenti aperture e, solo per restare all’ultimo anno, c’è un interesse manifesto per questa area dove contiamo sei aperture contro sole due chiusure- aggiunge l’assessore – ciliegina sulla torta sarà la nuova vita di Palazzo del Mobile: l’ investimento che sta facendo l’imprenditore Sergio Longoni è veramente importante. Dovremo essere bravi a creare attorno a questo nuovo polo di eccellenza sportivo le giuste opportunità per far in modo che la gente sia invogliata ancora di più a scoprire questa zona, a tutti gli effetti un vetrina per la città”.

Controviale della Valassina quale biglietto da visita d’ingresso alla città? Tocca ai protagonisti rendere al meglio le aspettative di visitatori ed abitanti. Dal punto di vista urbanistico, la zona rappresenterebbe la futura sfida della città.

“Questa zona, per come è concepita, attualmente rappresenta un valore aggiunto per Lissone – ritiene Merlino – ci sono a mio parere tutte le componenti ideali per poter dire che, se sfruttate al meglio, potranno concorrere a far diventare la stessa un’ eccellenza commerciale. Dobbiamo però incentivare una serie di azioni di sviluppo. A comunicare dall’aspetto viabilistico”.

E spiega. “Se pensiamo a ciò che subentrerà a Palazzo del Mobile ci immaginiamo un nuovo polo dello sport e della montagna che s’inserirà in un contesto straordinario di valorizzazione della città in coincidenza con le Olimpiadi MIlano-Cortina. Ebbene – spiega Merlino – quello può essere il posto giusto per far partire un’ importante scia di investimenti in città di cui potranno beneficare tutti coloro che ruotano attorno all’ex Palazzo del Mobile. La città deve farsi trovare allineata al rilancio, ma anche la viabilità di quella zona dovrà necessariamente essere pronta. Chiunque passerà da viale Valassina o raggiungerà il nuovo polo sportivo sono certo che tornerà in città. Ci sono negozi, esposizioni, attività di ristorazione che possono soddisfare il visitatore. Gli investimenti ripagheranno chi li ha fatti e la città nei prossimi anni”.

ll nuovo assetto urbanistico di quest’area, secondo il collega Antonio Erba, rappresenta la sfida futura da cogliere con la variante generale al Pgt. Per viale Valassina, l’assessore all’urbanistica auspica un futuro di “interventi di alto valore aggiunto” che mettano ordine e uniformità.

“L’ho sempre detto – dichiara Erba- complessivamente questa zona della città ha bisogno di una disciplina urbanistica uniforme che potrà essere realizzata solo con la variante generale a valle dell’approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP). Uno dei punti qualificanti sarà la sistemazione progettuale, definitiva e normativa all’asse della Valassina che è un giacimento da rivitalizzare. È un’area delicata – dice – per adesso assistiamo ad interventi a spot, anche importanti, ma credo che ci sia bisogno di una progettualità complessiva e normativa da attuare in occasione della variante generale: va cioè data una regolamentazione agli interventi affinché siano uniformi capaci di attrarre nuove realtà che siano anche non collegate alla filiera del mobile, ma pur sempre di alto valore aggiunto. Penso alla tecnologia e al design, ad esempio. Sono attrattive per la zona e rappresentano una soluzione, nel momento in cui si riuscisse a fare, per quel disegno progettuale di regolamentazione degli spazi che deve tenere conto di viabilità e parcheggi, cioè delle infrastrutture collegate”.

E aggiunge. “Abbiamo un anno di tempo per avviare la variante, confido nei miei programmi di avviare il procedimento nel tardo autunno di quest’anno – afferma – per poter presentare una delibera di consiglio in cui presentare le idee programmatiche”.

L’aspetto di viale Valassina, secondo Erba, potrebbe dunque essere valorizzato da nuove aperture improntate ad una riconversione con attività di valore aggiunto. “Senza nulla togliere a ristorazione o ai negozi etnici che comunque sono attività economiche meritevoli, mi augurerei nel futuro un’impronta e un’identità di altra natura. Mi dispiacerebbe se si venisse a creare un centro commerciale diffuso, variegato e variopinto. La riconversione di Palazzo del Mobile, ad esempio, va nella direzione che intendo: ci sarà un polo sportivo di qualità, un marchio internazionale. Trovo che la grande sfida del futuro, dopo il recupero delle aree industriali dismesse fatto negli anni passati, sia ora diretta verso la progettazione di questo asse della Valassina, un bella sfida da raccogliere e vincere”.