L’idea regalo eco-inclusiva per San Valentino: adottare una vite dell’Agriparco sociale di Monza

L’area della Fondazione Tavecchio, con la collaborazione di molte realtà del territorio, è luogo di condivisione, formazione e anche di lavoro per persone con fragilità. Ospita grazie all’impegno del Gruppo Meregalli anche un vigneto di 500 piante di vite che produrranno nel 2021 il primo vino di Monza dopo 150 anni. Per San Valentino tutti possono contribuire a sostenere il progetto.
Alessio Tavecchio dell’omonima Fondazione e Marcello Meregalli del Gruppo Meregalli nel vigneto di via Papini in una foto pre emergenza Covid 19
Alessio Tavecchio dell’omonima Fondazione e Marcello Meregalli del Gruppo Meregalli nel vigneto di via Papini in una foto pre emergenza Covid 19

Per chi si ama, per il pianeta ma anche per sostenere l’Agriparco solidale di Monza, che offre opportunità di lavoro a persone in condizioni di fragilità e occasioni di inclusione sociale. Anche la scelta del regalo per di San Valentino può fare la differenza, con l’adozione di una pianta di vite di “Accolti e raccolti”, il polmone verde che sorge su un terreno di 12mila metri quadrati di proprietà della Fondazione Tavecchio, nel quartiere Libertà.

L’area da qualche anno, grazie a una vasta sinergia con diverse realtà del territorio, è divenuta luogo di condivisione, formazione e anche di lavoro.

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L’Agriparco ospita grazie all’impegno, sin dalla prima ora, del Gruppo Meregalli anche un vigneto di 500 piante di vite che, con la prima vendemmia del 2021, produrranno il primo vino di Monza dopo 150 anni. Con un San Valentino eco-solidale tutti possono contribuire a sostenere il progetto, adottando una vite. La scelta permetterà di assaggiare in anteprima il vino che verrà prodotto in località Gera, in via Papini, ricevendo una bottiglia di Barbera Superiore d’Alba 2017 di Oddero, con uva “cugina” di quella monzese. Con la bottiglia si riceverà anche il biglietto con la dedica per la persona amata. O per sé, perché no. E c’è anche la possibilità di personalizzare la targhetta che sarà posizionata sulla piantina. L’adozione (con una donazione di 35 euro) ha la durata di un anno e chi la sceglie riceverà ogni due mesi un aggiornamento sull’Agriparco e sulla propria pianta.

«La vite assorbe 3,5 chilogrammi di CO2 all’anno – fanno sapere dall’Agriparco – . In questo modo, arriverà anche un sostegno al nutrimento delle api di “Accolti e raccolti”, che impollinano anche le piante di vite». Intanto in via Papini si lavora senza sosta. Alcuni giovani richiedenti asilo impegnati nell’area, affiancati da un agronomo e un direttore lavori, sono al lavoro tra coltivazioni e cura delle arnie. Tra gli ultimi progetti c’è anche l’allestimento delle serre e il giardino sensoriale. Nuove idee per un’area dove alla biodiversità si unisce l’inclusione. Le piante si possono adottare dal sito www.alessio.org. Per informazioni accoltieraccolti@alessio.org o 039 96 34 280.