Lettere dalla storia a Monza: i deportati nei lager “scrivono” agli studenti del liceo Valentini

Gli studenti del liceo Valentini di Monza per il Giorno della memoria hanno ricevuto ciascuno una lettera dal passato, da un deportato nei campi di concentramento nazisti. Con un foglio per potergli rispondere.
Riproduzioni delle lettere dai campi nazisti realizzate dagli studenti del liceo Valentini
Riproduzioni delle lettere dai campi nazisti realizzate dagli studenti del liceo Valentini Fabrizio Radaelli

Una lettera per ogni studente. Così il liceo artistico Nanni Valentini di Monza ha deciso di celebrare la giornata della memoria con “Corrispondenze 1138”, cioè inviando a ogni studente una lettera con brani presi da lettere di deportati nei campi di concentramento.

Un grosso lavoro fatto da quattro classi dell’istituto (due seconde, una quarta e una quinta) sotto la guida dei docenti Laura Riva e Makio Manzoni che prima si sono documentati, hanno letto documenti e testi, poi trascritto alcuni stralci. Oltre alla lettera, allegato, anche un foglio di carta riciclata creato sempre dagli alunni in bianco, così che lo studente possa rispondere scrivendo una propria riflessione o un messaggio dopo aver letto e ricevuto questa missiva.

Lettere dalla storia a Monza: i deportati nei lager “scrivono” agli studenti del  liceo Valentini
Una delle lettere indirizzate agli studenti del liceo Valentini

«Da sempre con i ragazzi realizziamo una performance legata a questa giornata particolare – spiega la docente Riva – ogni anno proponiamo diverse chiavi di lettura perché possano vivere al meglio questa ricorrenza. Quest’anno con tutte le criticità legate alla pandemia non potevamo programmare nulla, così ci è venuto in mente di tornare alla vecchia e cara lettera, partendo proprio da quelle di chi ha vissuto in prima persona quegli anni». In estate la stessa docente Riva ha potuto approfondire la storia di Carlo Prina, monzese che ha organizzato la resistenza ed è stato ucciso al campo di Fossoli che, proprio durante la prigionia, ha scritto diverse lettere alle figlie e la nipote, Laura Ambrosini le ha tutte conservate.

«Vedere quei documenti è stato emozionante – continua la docente – così abbiamo pensato di scrivere ai nostri studenti che, ben poco, conoscono come strumento di comunicazione. Il foglio vuoto allegato è simbolico, per una eventuale risposta. Tutti nella scorsa settimana hanno ricevuto la lettera, anche gli alunni del serale, e, solo oggi, sarà svelato il mistero e i mittenti».

Lettere dalla storia a Monza: i deportati nei lager “scrivono” agli studenti del  liceo Valentini
Una delle lettere indirizzate agli studenti del liceo Valentini