Lentate sul Seveso: don Italo se ne va dopo 13 anni, ha creato la comunità pastorale di Santo Stefano

Alla fine del mese di agosto don Italo Miotto non sarà più il parroco della comunità pastorale di Santo Stefano a Lentate sul Seveso, sorta proprio negli anni del suo impegno in città. Arriva don Marcello Grassi.
Don Italo Miotto davanti alla chiesa parrocchiale di San Vito
Don Italo Miotto davanti alla chiesa parrocchiale di San Vito Cristina Marzorati

Dopo 13 anni, alla fine del mese di agosto don Italo Miotto non sarà più il parroco della comunità pastorale di Santo Stefano a Lentate sul Seveso. La diocesi di Milano ha deciso che da settembre al suo posto arriverà don Marcello Grassi, 54 anni, oggi vicario parrocchiale a Novate Milanese. La destinazione di don Italo al momento non è stata definita.

La sola notizia dell’addio, non del nuovo sacerdote, è stata divulgata sull’ultimo bollettino parrocchiale. Una nota marginale, in coda al verbale del consiglio pastorale comunitario, che sicuramente avrebbe meritato maggiore eco.

Perché don Italo Miotto è stato il prete della rivoluzione nel paese dei cinque campanili, dei cinque cimiteri e del fortissimo legame con la propria identità di frazione, che permane ancora oggi. A lui il compito di formare la comunità pastorale.
Don Italo, 67 anni, è entrato in punta di piedi nel 2008. Ha lavorato con sacerdoti molto carismatici come don Enrico Spreafico di Camnago – e Camnago nel 2009 è stata la prima parrocchia a iniziare il progetto di comunità – e don Luigi Piatti di Copreno. Soltanto nel 2011, a tre anni dal suo arrivo, don Miotto ha finalmente costituito ufficialmente la comunità pastorale intitolata a Santo Stefano.

La condivisione delle risorse e degli investimenti, progetti unitari, linearità nelle celebrazioni e persino la scelta di puntare su alcuni oratori rispetto ad altri hanno cambiato radicalmente la vita della comunità. Oggi accanto a don Italo ci sono quattro sacerdoti: don Andrea Zolli referente per la pastorale giovanile, don Ambrogio Visconti, don Angelo Crippa e don Mario Aglioni.

«Don Ambrogio ha 93 anni, passano gli anni anche per don Angelo, non so se quando andranno in pensione arriveranno altri sacerdoti – evidenzia don Italo – Spero poi che il progetto di comunità pastorale continui su questa strada».

Una strada fatta di anni intensi. «Per la seconda volta ho sostenuto la fatica di formare una comunità pastorale, in precedenza lo avevo fatto a Dervio. L’ho seguita con entusiasmo creando “una chiesa sola”, una parrocchia unica, la prossima settimana uscirà anche un servizio su “Famiglia Cristiana”. Ringrazio i tanti volontari che si sono messi al servizio delle cinque parrocchie».

Nativo di Segusino, paese in provincia di Treviso, don Italo cresce ad Affori. All’età di 11 anni entra in seminario e nel 1979 viene ordinato sacerdote. La prima destinazione è Busto Arsizio, qui si occupa dell’oratorio, dei giovani. Nel 1983 arriva in Brianza e precisamente a Meda, coinvolge centinaia di giovani, propone centinaia di progetti, iniziative. È amato, è un grande punto di riferimento per le nuove generazioni. Nel 1994 viene nominato prevosto di Dervio, dove crea la comunità pastorale, e nel 2008 arriva a Lentate sul Seveso.