La Lega vuole il bilinguismo in Lombardia: «Sì al dialetto sui cartelli e siti, si chiamerà Lombardo classico»

Progetto di legge regionale presentato dalla Lega Nord in Regione Lombardia per valorizzare la «lingua lombarda» e «incoraggiarne l’uso» anche sui siti istituzionali e nella toponomastica. Maroni prende tempo.
Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni
Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni

«Devo ancora leggere di cosa si tratta». Così il presidente della Regione Roberto Maroni, a margine di un incontro a Palazzo Lombardia, ha eluso le domande sul progetto di legge per la valorizzazione del dialetto lombardo, presentata dal gruppo della Lega in Consiglio regionale. Si tratta d un progetto di legge regionale presentato dalla Lega Nord in Regione Lombardia per valorizzare la «lingua lombarda» e «incoraggiarne l’uso» anche sui siti istituzionali e nella toponomastica.

Il documento, che di fatto propone una sorta di «bilinguismo», è stato depositato in Regione e sarà presto discusso in Commissione Cultura.«Si definisce Lombardo Classico, o Lingua Lombarda, quella lingua plurale – si legge alla proposta di articolo 2 – costituita da tutte le specifiche varianti utilizzate nel territorio della Lombardia, e nei territori in cui esse sono state mantenute, e appartenenti al continuum Gallo-Romanzo-Cisalpino». «La presente legge – dice invece l’articolo 1 – promuove e valorizza l’identità culturale dei lombardi quale bene primario». La Lega chiede anche l’istituzione di un apposito elenco di ricercatori e di associazioni, oltre a un «Osservatorio regionale per la lingua lombarda». La previsione finanziaria è di uno stanziamento di 300 mila euro, per i prossimi tre anni.