La corsa per dare protesi ai bambini: diagonale Challenge sulla parabolica di Monza

Tappa all’Autodromo Nazionale per la corsa di tremila chilometri che si chiude sabato 31 agosto e dall’obiettivo ambizioso: raccogliere fondi per realizzare protesi da corsa e da camminata per i bambini che hanno perso una o entrambe le gambe.
Diagonale challenge
Diagonale challenge Rosella Redaelli

Tremila chilometri da Marsala a Genova, tutti di corsa, no stop. E’ la diagonale Challenge, sfida (dal cuore d’oro) per appassionati della corsa che si chiude sabato 31 agosto.

Non solo infatti si corre attraversando l’Italia e le sue meraviglie, ma si raccolgono fondi per un progetto ambizioso: realizzare protesi da corsa e da camminata per i bambini che hanno perso una o entrambe le gambe.

Anche la Brianza ha raccolto la sfida e ha corso dall’alba di mercoledì alla mattina di giovedì i 50 km che separano Treviglio dal Parco di Monza dove c’è stato il passaggio di testimone sulla parabolica.

Protagonisti di questa impresa il gruppo “Solo un passo dopo l’altro”, guidati dal coach Rocco Cilla che ha organizzato la staffetta e ha partecipato alla diagonale correndo anche a Napoli e in Basilicata nei giorni scorsi, durante il periodo di ferie.

“Il nostro è un gruppo amatoriale che si ritrova a correre tutti i lunedì sera alle 18- spiega Stefania Balliana, mamma monzese con la passione per la corsa-quando Rocco ci ha proposto di partecipare alla diagonale in otto abbiamo aderito subito con entusiasmo”.

Al gruppo monzese si sono uniti il gruppo podistico di Gorgonzola che ha anche organizzato un ristoro lungo la Martesana, il “Corro ergo sum” di Gessate e il team di “Sei alle sei” del Parco Nord.

“Ci siamo ritrovati a Treviglio alle 4 di mattina e ci siamo divisi per gruppi- prosegue Balliana- il primo gruppo ha corso per dieci chilometri, il secondo a cui ho partecipato anche io ne ho fatti 15, il terzo altri dieci e l’ultimo ha raggiunto Monza, driblando anche il mercato fino al parco e alla parabolica”.

Un passo dopo l’altro da Cassano a Casina Monasterolo, quindi Gorgonzola e Monza dove è stato dato il testimone al gruppo milanese “Officina della corsa” che ha proseguito la corsa fino a Milano e quindi in direzione del Piemonte.

Proprio all’arrivo a Milano c’era l’ingegner Daniele Bonacina del Politecnico, il “mago delle protesi” che ha raccontato il progetto. Lui che ha perso una gamba da ragazzo si è definito solo “una persona che vuole aiutare gli altri”. “Finora con quanto raccolto siamo in grado di dare una protesi da corsa e da camminata a sei bambini e ragazzi – ha spiegato-stiamo realizzando protesi per Fabio di 15 anni, Davide, Roberto, Tommaso e anche un bambino africano e uno cambogiano che vuole partecipare alle paraolimpiadi. il nostro obiettivo è aiutarne almeno dieci”.

Al momento dell’iscrizione alla corsa gli atleti hanno fatto una donazione libera, ma chiunque può sostenere il progetto (Info www.diagonalechallenge.com)

L’idea della Diagonale è di Armando Cosentino, videomaker di Ventimiglia che si è appassionato alla corsa dieci anni fa per perdere peso: “ Con la diagonale- dice- abbiamo unito l’Italia della corsa , il nostro sogno è quello di consegnare queste protesi ai ragazzi e sostenerli perché l’anno prossimo possano correre con noi”.