In difesa dei sindaci: anche Monza alla manifestazione nazionale di Roma

Una manifestazione nazionale di Anci (Associazione nazionale dei Comuni) per chiedere tutele legislative per i sindaci. A Roma anche il vicesindaco di Monza Simone Villa e i rappresentanti di Lissone, Agrate, Seregno e Triuggio.
La manifestazione dei sindaci a Roma
La manifestazione dei sindaci a Roma Anci (Facebook)

Anche la Brianza è scesa in piazza Santi Apostoli a Roma nel corteo degli oltre seicento sindaci (e loro rappresentanti) provenienti da ogni parte d’Italia e appartenenti ai diversi schieramenti politici. Oltre al comune di Monza erano presenti primi cittadini- o loro delegati- dei comuni di Lissone, Agrate, Seregno, Triuggio.

Una manifestazione, come hanno spiegato fonti dell’Anci “per chiedere maggiore rispetto nei confronti del ruolo e del lavoro dei primi cittadini” a fronte anche dell’ultimo caso eclatante che ha visto coinvolto il sindaco di Crema, indagato per l’infortunio di un bambino, rimasto col dito schiacciato in una porta antincendio dell’asilo”.

In difesa dei sindaci: anche Monza alla manifestazione nazionale di Roma
La manifestazione dei sindaci a Roma

A rappresentare il comune di Monza è stato il vicesindaco Simone Villa che ha messo in evidenza la figura dei sindaci “in trincea” da oltre un anno e mezzo. «I primi cittadini- ha dichiarato- sia quelli delle grandi città che dei piccoli comuni in piena emergenza sanitaria hanno tenuto in piedi questo paese, contribuendo a garantire, nei momenti più duri, la tenuta sociale. Hanno combattuto, oltre che con il virus, con dpcm incomprensibili, circolari interpretative che interpretavano male se stesse, faq e ordinanze regionali, mancanza di mascherine e un piano vaccinale partito malissimo. Hanno guidato una macchina comunale che a volte sbandava e hanno coordinato i volontari, sempre pronti ad ascoltare i cittadini, soprattutto i più deboli».

Villa si è, inoltre, augurato che «la pandemia possa spazzare via il vento dell’antipolitica che Tangentopoli in poi ha soffiato forte sull’Italia». «La buona politica esiste-ha concluso- E, nella “tempesta perfetta”, è l’ancora alla quale possiamo fissare la nave. Per questo chiediamo al Governo di mettere i Comuni in condizioni di operare al meglio. Perché c’è in gioco la democrazia».