Il mercato di Barlassina davanti al tar, oggi la prima sentenza

Tanti i ricorsi dei cittadini contro lo spostamento del mercato da via Dante a via Parini, oggi è attesa la prima sentenza del tribunale amministrativo regionale
Il mercato di Barlassina davanti al tar, oggi la prima sentenza

Dibattuto di fronte ai giudici del Tar della Lombardia il primo ricorso presentato dai cittadini di via Parini per lo spostamento del mercato programmato dall’amministrazione comunale. La sentenza si avrà solo oggi e per ora il sindaco Piermario Galli preferisce non sbilanciarsi («Non commento il dibattimento, aspettiamo con fiducia il pronunciamento dei giudici»), ma nelle prossime settimane il tribunale amministrativo regionale sarà chiamato a dibattere nuovamente la questione. Sullo spostamento delle bancarella da via Dante a via Parini pendono infatti due ricorsi.

E se il primo è stata un’iniziativa personale e singolare di uno dei residenti, il secondo è quello presentato in massa da gran parte degli abitanti della via: si parla di 16 sottoscrittori ed almeno altrettanti firmatari a sostegno. Un ricorso al Tar che sarà discusso con altrettanta urgenza. «Per queste azioni legali si spendono molti soldi», spiega Gianfranco Tessarin, uno dei promotori della protesta nei confronti dell’amministrazione comunale, «ma non possiamo sottacere a quanto sta accadendo. Abbiamo cercato e cercheremo in tutti i modi di dialogare con il sindaco Galli e l’assessore Pierangelo Radice, ma devono mettersi in testa che la loro iniziativa è svantaggiosa sono tanti punti di vista e non solo per i residenti della via Parini».

Se l’esito del primo ricorso non dovesse essere positivo il comitato andrà comunque avanti nelle sue rimostranze. «Non ci fermeremo: la voce di tutta la via si sentirà ancora più forte in tribunale. Per noi non è solo una questione di sfruttamento degli spazi della via, ma anche un danno patrimoniale e in quanto danneggiati, magari vedendo perdere valore alla nostra proprietà, abbiamo l’assoluta intenzione di andare avanti, se dovesse essere necessario anche chiedendo risarcimenti al comune con continue cause e ricorsi in tribunale».