«Ho sconfitto l’alcolismo, vi racconto come ho fatto»

È una storia vera che racconta il riscatto di una dipendente del Comune di Lissone. Da ex alcolista, oggi pienamente riabilitata, ha deciso di condividere l’esperienza in un libro.
Un bicchiere di vino
Un bicchiere di vino Gianatti

È una storia vera, di forte impatto emotivo. Che racconta il riscatto di Lucia Besana, 41 anni, dipendente del Comune di Lissone. Da ex alcolista, oggi pienamente riabilitata, ha deciso di condividere l’esperienza in un libro: “Noi Antabusiani. Come sopravvivere all’Antabuse e sconfiggere la dipendenza da alcol”.

È il racconto di un’esperienza di vita, fatta di cadute e risalite, giornate storte e bottiglie di vino, che dettaglia senza risparmiarsi in un volume disponibile on line. Nero su bianco c’è il rapporto con l’alcol, come potrebbe essere quello di tanti. Ecco perché questo libro vuole essere (anche) un utile strumento per chi ha vissuto la sua stessa esperienza, il passato di chi oggi ce l’ha fatta, grazie a se stessa e alla sua forza prima di tutto, e poi attraverso un percorso riabilitativo che ha contemplato l’Antabuse (nome commerciale di un farmaco usato nella cura dell’alcolismo).

«Racconto la mia storia – spiega – essendo stata un’alcolista per 4 anni, racconto anche in maniera ironica, ma con riferimenti scientifici, medici e clinici, sia quali sono i meccanismi fisici, psicologici e sociali che spingono all’ossessione per l’alcool, sia quale è l’unica terapia davvero efficace, non priva di effetti collaterali, e tutte le strategie per guarire definitivamente da questa terribile dipendenza. Per me l’alcolismo è stato il mostro, lo chiamo così perché è subdolo, ma io sono la dimostrazione che dall’alcolismo si può guarire».

È una risalita costante che parte dalla propria consapevolezza. «È a novembre 2017 che una persona capisce che non stavo bene – racconta – è lei che mi ha indicato una specialista». La terapia, l’Antabuse, la voglia di ricominciare a vivere. Trascorrono mesi.

«Il primo giorno da sobria lo ricordo benissimo – afferma – me la ricordo bene quella sensazione: mi guardavo e non mi vedevo più attaccata alla bottiglia. Ho iniziato ad annullare “certi” meccanismi, ho aperto gli occhi. È stato allora che ho iniziato a scrivere questo libro, per esorcizzare il mostro».

Fine primavera 2018, Lucia Besana, madre di due figli, può dire a se stessa e agli altri che ce l’ha fatta. «Chi leggerà il mio libro, da ex alcolista si ritroverà. E in qualche modo questo libro può essere d’aiuto, perché contiene tante risposte. È ciò che ho passato io, sulla mia pelle. L’alcolismo è un problema reale, va affrontato e raccontato. Come mi sento ora? Adesso ci sono – conclude – affronto ogni momento, prima no. Prima tutto questo era una bottiglia, e a me interessava solo quella».